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Diverse filosofie a confronto nel Gruppo B

Jarl Torske ammette che è rimasto senza parole quando ha appreso i nomi delle avversarie della Norvegia - Germania, Spagna e Olanda - in un girone che darà vita a un intrigante confronto tra diversi stili di gioco.

Maren Meinert (Germania), Ángel Vilda (Spagna), Johan Van Heertum (Olanda) e Jarl Torske (Norvegia)
Maren Meinert (Germania), Ángel Vilda (Spagna), Johan Van Heertum (Olanda) e Jarl Torske (Norvegia) ©Sportsfile

E' ormai un prerequisito di tutti i sorteggi quello di identificare il girone di ferro. Semplicistico? Forse. Cliché? Sicuramente. Ma alla vigilia delle prime gare nel Gruppo B dei Campionati Europei Femminili UEFA Under 19, i Ct delle quattro squadre non si tirano indietro dal dire la loro a riguardo.

"Non ero qui per il sorteggio - ha detto il selezionatore della Norvegia Karl Torske -, ma quando ho ricevuto il messaggio con i risultati ho pensato: 'Oh mio Dio'. Con tutto il rispetto per le altre, ma quelle che affronteremo sono le tre squadre più forti". Al ritorno nella competizione dopo tre anni di assenza, la Norvegia si troverà subito davanti le tre volte vincitrici del torneo della Germania. E non diventerà più facile cammin facendo: prima la Spagna campione a livello Under 17, poi l'Olanda, eliminata dall'Inghilterra in semifinale ma solo ai rigori l'anno scorso.

A complicare tutto il fatto che molte giocatrici sono alle prese con gli esami scolastici. Il 61enne Torkse – un insegnante – spiega la difficoltà del doppio impegno. "Devono rendere sia fuori che dentro il campo. Sono rimasto ben impressionato per quanto abbiamo fatto finora ma questo è un girone difficile. Sono sicuro che si vedrà un bel calcio tra queste quattro squadre, sarà uno scontro tra diverse filosofie di gioco".

Un concetto enfatizzato dal Ct spagnolo Ángel Vilda: "Noi proviamo sempre a seguire la filosofia di gioco della nazionale maggiore maschile, lo stile dei campioni d'Europa e del mondo". Possesso palla e molti passaggi corti, in contrapposizione al gioco olandese più diretto che ha ben fruttato l'anno scorso a Skopje, quando le arancioni sono uscite dal torneo senza mai perdere.

"Diverse giocatrici che hanno disputato quel torneo sono ancora in squadra e spero che la loro esperienza ci aiuti questa volta”, ha detto Johan van Heertum, la cui squadra ha pareggiato 1-1 contro la Norvegia nelle qualificazioni. Tra le giocatrici rimaste le pericolose attaccanti Ellen Jansen e Lieke Martens. "Avremo bisogno di una grande prestazione da parte di tutte, il girone è davvero difficile”.

La Germania deve invece sopportare il peso delle aspettative non avendo vinto il torneo negli ultimi tre anni, un secolo per gli standard tedeschi. "E' una pressione positiva per le ragazze - ha detto Maren Meinert, tornata a dirigere la squadra dopo un periodo trascorso in maternità -. Specialmente quando la pressione arriva dal pubblico, perchè ci ricorda quanto è seguito il calcio femminile in Germania".

Non sarà facile per nessuno finire tra le prime due e qualificarsi per i Mondiali FIFA Under 20. Torske lo spiega meglio di tutti, con un sorriso mentre guarda i suoi colleghi: "Sono tutte squadre forti e per noi sarà una grande sfida, ma credo che sarà dura anche per loro: dopo tutto devono affrontare la Norvegia”.

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