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Perché la Germania vola con Löw

Dopo il prolungamento di Joachim Löw che lo terrà sulla panchina della Garmania fino al 2018, UEFA.com cerca di capire le chiavi del successo del 55enne.

Joachim Löw (Germania)
Joachim Löw (Germania) ©AFP/Getty Images

Joachim Löw, Ct campione del mondo in carica, ha prolungato con la federazione tedesca fino al 2018.

Da quando si è seduto sulla panchina della Germania, Löw ha vissuto grandi successi: il secondo posto a UEFA EURO 2008, le semifinali di UEFA EURO 2012 e del Mondiale 2010. Da ultimo, il successo al Mondiale in Brasile. UEFA.com cerca di capire le ragioni del successo del 55enne.

1. Settore giovanile
Dopo l'ultimo posto nella fase a gironi di UEFA EURO 2000 ottenuto con una squadra piuttosto vecchiotta, il settore giovanile è stato rivitalizzato, e ora ci sono molti giovani talenti a disposizione della nazionale maggiore.

Giocatori chiave come Toni Kroos, Jérôme Boateng, Mats Hummels, Thomas Müller, Mesut Özil, Marco Reus e Mario Götze sono già una sicurezza e si affacciano sulla scena anche Julian Draxler, Max Meyer, Maximilian Arnold e Niklas Süle.

2. Approccio tattico
Come assistente di Jürgen Klinsmann al Mondiale 2006, Löw ha aiutato a rinnovare l'approccio della nazionale. I concetti sono stati modernizzati e se le 'virtù tedesche' non sono state abbandonate, è stato introdotto un gioo più offensivo e divertente.

La Germania campione U21 nel 2009?
La Germania campione U21 nel 2009?©Getty Images

3. Piattaforma perfetta
Prima del Mondiale 2006 ci sono state novità anche in federazione. E' stato scelto un responsabile per la nazionale per la prima volta, Oliver Bierhoff, e l'investimento sulla nazionale è aumentato.

4. Flessibilità
Löw preferisce il pragmatismo. Ha sempre inseguito un determinato stile ma ha saputo adattare i moduli, passando dal familiare 4-4-2 al 4-2-3-1 per i quarti di UEFA EURO 2008, formazione che è stata la base della squadra da allora.

Nelle finali dell'ultimo Mondiale ha saputo passare anche al 4-3-3, con una linea difensiva a quattro formata interamente da difensori centrali fino a che Philipp Lahm è tornato a fare il terzino destro nel torneo.

La Germania festeggia la vittoria per 7-1
La Germania festeggia la vittoria per 7-1©AFP/Getty Images

5. Adattamento
Löw riesce a gestire al meglio anche le assenze, come successo con quella di Marco Reus (16 gol e 14 assist nella Bundesliga 2013/14 Bundesliga). 

6. Ciò che non ci uccide...
L'attuale Germania è frutto di una lunga crescita. Non è andato tutto liscio, ma i passi falsi sono serviti a imparare. I giocatori dell'FC Bayern München che hanno perso la finale di UEFA Champions League in casa nel 2012 sono stati capaci di riprendersi e rifarsi un anno dopo. Hanno portato una mentalità vincente in squadra.

7. Concentrazione
Löw è stato capace di instillare la giusta concentrazione nei giocatori. Dopo la storica vittoria sul Brasile, i giocatori non hanno festeggiato in maniera 'selvaggia' perché sapevano che c'era una finale da giocare.

8. Fiducia ripagata 
Löw ha mantenuto la fiducia nei lungodegenti Miroslav Klose e Schweinsteiger ed è stato ripagato con gol cruciali (Klose) e prestazioni straordinarie (Schweinsteiger nella finale mondiale).

9. Decisioni dure
Löw non ha avuto paura di prendere decisioni dure. Non ha convocato Mario Gomez per il Mondiale 2014 e ha lasciato fuori anche Stefan Kiessling.

Joachim Löw in allenamento lo scorso anno
Joachim Löw in allenamento lo scorso anno©Getty Images

10. Feeling con i giocatori
L'ex tecnico del VfB Stuttgart Löw non vuole avere sempre i giocatori sotto controllo. Dice chiaro quali sono le linee da non superare e reagisce se queste linee vengono superate, ma fa sentire i suoi giocatori relativamente liberi trattandoli da professionisti quali sono.

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