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Mjelde spera in un lungo cammino

Autrice del gol che ha eliminato il Lione agli ottavi, la giocatrice del Turbine Potsdam ricorda la magica serata allo Stade de Gerland e pregusta la sfida contro la Torres ai quarti.

Maren Mjelde
Maren Mjelde ©Sportsfile

A novembre, l'1. FFC Turbine Potsdam ha vinto la gara di ritorno degli ottavi di UEFA Women's Champions League in casa dell'Olympique Lyonnais per 2-1, impedendogli di arrivare in finale per il quinto anno consecutivo.

Ora, la squadra tedesca affronterà l'ASD Torres CF. In attesa della sfida di sabato, la norvegese Mjelde parla a UEFA.com dei prossimi impegni e di quella magica serata allo Stade de Gerland, in cui ha segnato il gol decisivo.

UEFA.com: siete arrivate qui battendo il Lione grazie a un tuo calcio di rigore al 73'. Cosa ricordi di quella partita?

Maren Mjelde: per me è stata la più importante. È stata un'esperienza bellissima, perché non ti capita spesso di giocare contro la squadra più forte del mondo. All'andata avevamo perso 1-0 in casa, pur giocando bene. Siamo andate a Lione pensando di potercela fare. Ovviamente nessuno credeva in noi, ma noi sì.

Al ritorno, loro hanno segnato subito e ci hanno messe sotto pressione, ma poi abbiamo pareggiato su calcio d'angolo e siamo andate all'intervallo sull'1-1. A quel punto dovevamo segnare solo un altro gol.

L'arbitro ha fischiato un rigore per noi, il mister [Bernd Schröder] mi ha detto di tirare e io ho accettato. C'erano 9000 persone che mi urlavano contro e non sentito l'arbitro fischiare. Ho dovuto chiederle conferma, mi ha detto di tirare e ho segnato. Negli ultimi 15-20 minuti abbiamo difeso più che potevamo. È stata la più bella esperienza che abbia mai vissuto a livello di club.

UEFA.com: cosa ti aspetti dalla Torres?

Mjelde: non la conosco molto. So che è una buona squadra, e lo dev'essere per forza perché è arrivata ai quarti di Champions League. Noi dobbiamo giocare come a Lione: se ci riusciamo possiamo vincere.

UEFA.com: come ti trovi in Germania?

Mjelde: molto bene. Sapevo di andare in una squadra dalla grande tradizione, che ha vinto tante volte il campionato e anche la Champions League. Non sono molto abituata a vincere: in Norvegia giocavo in una squadra giovane e al massimo siamo arrivate terze in campionato, mentre il Potsdam è abituato a vincere. È una cosa che si avverte chiaramente e anche tu ti senti molto più forte.

UEFA.com: quali sono le differenze tra la Frauen Bundesliga e il campionato norvegese?

Mjelde: la Bundesliga è superiore, perché gli standard sono più alti in tutte le squadre. In Norvegia, le squadre che lottano per i primi posti sono sempre le stesse, mentre in Germania tutti possono fare punti.

UEFA.com: nel Potsdam c'è un'altra norvegese, Ada Hegerberg ...

Mjelde: sì, è molto brava e ha solo 19 anni. Se lo volesse, potrebbe diventare una delle attaccanti più forti del mondo.

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