Hansi Flick parla di Italia e Inghilterra in Nations League
mercoledì 1 giugno 2022
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Il Ct della Germania parla a UEFA.com delle sfide contro Italia (4 giugno) e Inghilterra in Nations League e della nuova generazione di calciatori.
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La Germania inizia il Gruppo A di UEFA Nations League con una difficile trasferta contro l'Italia campione d'Europa, ma la partita è l'essenza della competizione per il Ct tedesco Hansi Flick.
Dopo aver contribuito a definire lo stile di gioco della Germania insieme al suo predecessore Joachim Löw, l'allenatore che ha vinto la UEFA Champions League con il Bayern München nel 2020 spera che la nuova competizione UEFA per nazionali possa rafforzare la sua squadra per le prossime sfide e far crescere nuovi talenti.
Il tecnico, 57 anni, ha parlato con UEFA.com in vista del calcio d'inizio a giugno.
La sfida contro Italia e Inghilterra nel girone di Nations League
Ci confrontiamo con i migliori. Se pensiamo agli Europei, entrambe le squadre sono arrivate in finale. La prima gara di Nations League è quella contro l'Italia, ma è solo la prima parte. La competizione è importante per ogni singolo giocatore e per tutta la squadra. Prenderemo la partita come sempre, cercando di progredire nella nostra crescita. Ci sono sempre vantaggi e svantaggi, ovviamente: nelle amichevoli possiamo provare cose nuove, ma una competizione come la Nations League poco prima del Mondiale fa proprio al caso nostro. Vedremo a che punto siamo arrivati e se abbiamo raggiunto lo standard necessario. Da settembre a novembre valuteremo.
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Lo stile calcistico della Germania
Mi piace sempre sottolineare che ci stiamo allenando come una vera squadra; questo è molto importante per me, perché sono circondato da persone davvero brave. Sono i miei colleghi e li coinvolgo in tutte le decisioni.
Vogliamo una squadra che si diverta e che sia considerata una fonte di ispirazione; riguardo al nostro stile di gioco, lo si vede già. Siamo attivi, mettiamo l'avversario sotto pressione e cerchiamo di farlo sbagliare. Credo che sia un atteggiamento positivo e la squadra lo mette in pratica molto bene.
Il rapporto con la squadra
Se alleni in Bundesliga o un club in generale, sei in giro con la squadra ogni giorno. In nazionale devi rimanere in contatto e comunicare con i giocatori tra una partita e l'altra. Io e i miei colleghi parliamo molto con gli allenatori dei club. Vogliamo sapere come si muove ogni giocatore. Ci sono cose importanti da sapere? Possiamo dare una mano?
La mia filosofia è quella di coinvolgere tutti, compresi gli allenatori dei club, perché è fondamentale per avere successo. Il contatto con loro è molto importante, perché possiamo sapere cosa stanno facendo i giocatori durante la stagione.
La nuova generazione in Germania
Ci sono sei o sette giocatori [cresciuti nell'Under 21] che ormai hanno un posto fisso in squadra. Nico Schlotterbeck, Jamal Musiala e Karim Adeyemi ci danno freschezza, un nuovo spirito. Giocano a calcio in modo molto naturale, e mi piace.
Credo che molto sia cambiato. La rosa si allarga, ci sono molti nuovi giocatori e questo è un bene, perché servono alternative. Ora c'è tantissima qualità, specialmente con i giovani che sono semplicemente eccezionali.