Orgoglio e amarezza partenopea
giovedì 15 marzo 2012
Intro articolo
Il capitano Paolo Cannavaro è apparso amareggiato ma orgoglioso della prova dell'SSC Napoli sconfitto ai tempi supplementari dal Chelsea FC, mentre Morgan De Sanctis saluta "la grande avventura" in UEFA Champions League.
Contenuti top media
Corpo articolo
Quattro gol tutti in una notte il SSC Napoli non li aveva mai subiti. Potere dello Stamford Bridge. E di un Chelsea FC ritemprato dalla cura di Roberto Di Matteo dopo le tante incertezze sotto la guida dell'esonerato André Villas-Boas.
"Fa male perdere così", ammette a fine gara con un fil di voce Paolo Cannavaro, capitano coraggioso e sfortunato, incapace di arginare la marea Blues. Poi, però, sfodera l'orgoglio: "Abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo stati capaci di sfruttarle e purtroppo a certi livelli queste cose si pagano. Loro hanno saputo concretizzare meglio di noi ed è arrivato questo risultato. Non usciamo a testa alta, ma altissima". E con la voglia di riprovarci subito, magari già l'anno prossimo: "Avevamo tantissima voglia di agguantare il terzo posto, dopo questa sera la nostra voglia aumenta perché giocare su questi campi è il nostro obiettivo", spiega Cannavaro.
Più di ogni altra cosa, il Napoli ha sofferto tanto sulle palle inattive e sui cross dalle fasce, con il terzetto arretrato che non ha mai dato l'impressione di poter contenere lo strapotere fisico di Didier Drogba, devastante nel cuore dell'area azzurra. Il centrale di difesa analizza così la disattenzione che ha propiziato il calcio d'angolo da cui è nato il gol di John Terry due minuti dopo la ripresa: "Questo campo è una bolgia, non si sente nulla. C’è stata quella piccola incomprensione tra Morgan De Sanctis e Hugo Campagnaro, è un peccato".
Cerca alibi anche il portiere, protagonista di un paio di interventi da cineteca ma anche di uno svarione non capitalizzato da Fernando Torres: "L’aspetto sonoro non è il massimo, Stamford Bridge è una bolgia e anche al Chelsea è capitato di avere incomprensioni in difesa". Il bilancio finale, però, non può che essere positivo: "È stata un’avventura importante. Abbiamo fatto una bellissima UEFA Champions League, peccato perché il risultato dell’andata ci aveva dato una grande opportunità".
Il cuore oltre l'ostacolo ma non oltre i limiti: "Al cospetto del Chelsea e delle squadre affrontate nel girone qualcosa lasciamo - osserva De Sanctis -. In ogni caso, abbiamo ammortizzato tutto con l’entusiasmo e l'organizzazione. Volevamo segnare per passare il turno, ma purtroppo nemmeno il gol di Gökhan Inler è servito. Peccato per l’episodio del rigore e per le occasioni non sfruttate".
Walter Mazzarri può anche recriminare per l'infortunio a Christian Maggio, costretto a uscire nel primo tempo dopo un pestone di Drogba. L'esterno della Nazionale verrà sottoposto domani agli accertamenti di rito ma dovrebbe trattarsi soltanto di una forte contusione alla tibia.