Fase a gironi EURO 2024: analisi tattica degli osservatori UEFA
sabato 29 giugno 2024
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Eludere il pressing avversario, centrocampo 'a gabbia', marcatura a uomo, sono stati solo tre degli spunti rilevati dagli osservatori tecnici UEFA nella riunione di Nyon.
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Eludere il pressing avversario, centrocampo 'a gabbia', marcatura a uomo, sono stati solo tre degli spunti rilevati dagli osservatori tecnici UEFA nella riunione di Nyon per fare il punto sulla fase a gironi di EURO 2024.
Dopo 36 partite della fase a gironi spalmate in 13 giorni, la riunione di venerdì è stata l'occasione per un confronto tra osservatori tecnici e analisti delle performance. I due team UEFA hanno fatto il punto sui temi tattici del torneo.
Secondo Oliver Doglia, responsabile UEFA della formazione tecnica e sviluppo, analizzare i trend tecnico-tattici in Germania sarà importante anche per la crescita dei giocatori più giovani e degli allenatori. "Questi articoli di analisi fanno parte di una strategia volta a tradurre i risultati di EURO in spunti di riflessione tangibili a tutti i livelli, che si tratti di giovani d'élite, di allenatori e di calcio di base. Esaminando le tendenze emerse da EURO, questi articoli possono fungere da motore per lo sviluppo dei giocatori in tutto il panorama calcistico europeo".
Ringraziando gli osservatori per il loro lavoro, il consulente tecnico, Ioan Lupescu, ha aggiunto: "Il lavoro degli osservatori tecnici UEFA è stato finora un enorme successo e continueremo a lavorare duramente per assicurarci di raccogliere le migliori informazioni possibili che possano essere utilizzate per influenzare lo sviluppo tecnico all'interno delle 55 federazioni nazionali affiliate alla UEFA".
Di seguito, alcuni dei principali temi discussi a Nyon.
Eludere il pressing avversario
Lo screenshot di sopra mostra la Svizzera eludere il pressing nell'1-1 con la Germania, e non si tratta di un episodio isolato. Michael O'Neill, ad esempio, ha parlato dell'approccio della Slovacchia nella prima partita contro il Belgio. "Hanno effettuato verticalizzazioni dirette quando i centrocampisti avanzati e gli attaccanti erano pronti a ricevere il pallone. Possibilmente erano consapevoli di non poter tagliare il campo dalla propria trequarti, e così sono stati abbastanza intelligenti a cercare il lancio verticale".
Secondo Rafa Benítez, la questione più ampia è se stia crescendo la tendenza delle squadre ad andare lunghe in risposta al pressing alto degli avversari. "Vedremo più palle lunghe e, per me, è perché le squadre pressano alto. In avanti si giocherà tre contro tre e si andrà alla ricerca forsennata delle seconde palle".
Le corse a tagliare la difesa
La gara di apertura di questo EURO (Germania-Scozia 5-1) ha offerto uno degli esempi più vividi dei risultati ottenuti delle verticalizzazioni a tagliare la difesa dalla trequarti. Il Belgio ha poi attirato l'attenzione con i suoi movimenti nello spazio dietro i terzini, con Romelu Lukaku che ha beneficiato dei lanci dietro la linea della difesa. Sia David Moyes che Avram Grant hanno spiegato che nelle gare viste, i maggiori pericoli venivano dai centrocampisti offensivi e dagli esterni.
"Nella prima partita, ad esempio, [Florian] Wirtz e [Jamal] Musiala hanno usato questo copione per la Germania", ha detto Moyes. "Per l'Italia, [Gianluca] Scamacca ha ricevuto relativamente pochi palloni diretti, ma i due nelle zone interne del centrocampo sono stati quelli a cui è stato affidato il compito di tagliare il campo da dietro".
Il centrocampo 'a gabbia'
Il centrocampo a gabbia - ovvero i centrocampisti che formano una sorte di quadrilatero nella mediana - è stato impiegato dalle squadre in fase di costruzione del gioco, spesso in un 3-2-2-3. O'Neill ha detto che questo è indicativo della loro fluidità generale, in quanto la forma cambia in fase di costruzione: "I giocatori si spostano nelle posizioni in cui si trovano maggiormente a loro agio per ricevere il pallone più in alto nella costruzione del gioco".
Un esempio significativo è stato quello di Michel Aebischer, il terzino sinistro della Svizzera, che si è ritrovato spesso a centrocampo nella vittoria della prima giornata contro l'Ungheria – una manovra che ha fruttato un gol e un assist. Il Portogallo ha tentato qualcosa di simile con João Cancelo, come ha osservato Packie Bonner: "Hanno superato la trequarti con movimenti, rotazioni e fluidità nei passaggi".
Gli scambi tra terzini ed esterni
La Spagna è l'unica squadra della fase a gironi ad aver vinto tre partite su tre. In fase offensiva, Pedri ha svolto un lavoro prezioso cercando gli spazi tra le linee ma anche i continui scambi tra terzini ed esterni sono stati fondamentali nelle dinamiche del gioco. Aitor Karanka ha osservato come il terzino Marc Cucurella e l'esterno Nico Williams abbiano svolto un lavoro importante nella catena di sinistra mettendo più volte in difficoltà l'avversario: "A volte Nico, essendo destro, viene dentro e lascia la fascia a Cucurella e altre volte è il contrario: Cucurella viene dentro e Nico rimane largo".
Marcatura a uomo e uno contro uno
La marcatura a uomo è un tema che è stato attentamente monitorato dagli analisti delle performance della UEFA, che sono rimasti impressionati da come la Serbia, per esempio, abbia messo fortemente sotto pressione l'Inghilterra nel secondo tempo della gara d'apertura. "La Serbia era più offensiva, con i terzini e anche i centrali che correvano più rischi e giocavano spesso uno contro uno", ha detto Benítez.
Per Lupescu, sia Austria che Spagna hanno prodotto il pressing alto più efficace nella fase a gironi. Osservando come l'Austria abbia tratto vantaggio dalla familiarità dei giocatori con uno stile di gioco sperimentato a livello di club con Salisburgo e Lipsia, ha aggiunto: "L'Austria è stata fantastica dal punto di vista fisico, mentre la Spagna, grazie alla qualità dei giocatori, ha riconquistato la palla ogni volta. L'Austria è stata in grado di pressare alto per 90 minuti". Per la cronaca, il totale di 132 recuperi dell'Austria è secondo solo al Portogallo (147) prima della fase a eliminazione diretta, con la Spagna (129) al terzo posto.
Nel caso della Spagna, il successo nel riconquistare rapidamente il pallone è stato attribuito anche all'eccellente "difesa a riposo", ovvero alla disposizione dei giocatori dietro la palla. A questo proposito, gli osservatori hanno visto squadre che giocano dietro la palla con un assetto 2+3 o 3+2, una risposta alle "squadre che giocano con cinque giocatori offensivi", secondo Moyes.
L'impatto dei panchinari nei minuti finali
Nella fase a gironi sono stati segnati 81 gol, per una media di 2,25 a partita, ma a far discutere gli osservatori è stato il totale di dieci gol segnati nei minuti di recupero (sette in più rispetto alla fase a gironi di EURO 2020) e il fatto che siano stati tutti segnati da giocatori entrati dalla panchina. A EURO 2020 erano consentite cinque sostituzioni, sebbene la regola fosse a quel tempo momentanea. Da allora quella regola è stata resa permanente e gli allenatori si sono abituati a mettere in campo quei giocatori che sanno poter avere un buon impatto sulla gara. Otto dei sostituti che hanno segnato sono attaccanti o esterni, con gli analisti delle prestazioni della UEFA che adesso si soffermeranno per capire se questa tendenza proseguirà anche nella fase a eliminazione diretta.
Nel frattempo, Lupescu si è chiesto se non ci sia stato anche un fattore emotivo. "In Germania gli stadi sono fantastici e l'atmosfera è incredibile. Gli ultimi dieci minuti di molte partite sono stati mozzafiato, col pubblico che ha spinto le squadre e con molti giocatori che sono riusciti a segnare proprio nelle battute finali. Penso che anche questo abbia avuto il suo peso".
I team della UEFA di analisti delle prestazioni e dei dati
Gli osservatori tecnici UEFA in Germania lavorano in tandem con un team di analisti delle prestazioni e con un team di analisti dei dati direttamente da Nyon. I due team supportano gli osservatori durante le partite con rilevazioni su schemi di gioco, temi tattici e prestazioni individuali, supportati da dati tecnici e tattici in tempo reale.