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Corradini a testa alta, Torske a carte coperte

Corradini è sicuro che la sconfitta contro la Norvegia aiuterà le sue ragazze a crescere alla fine di un torneo comunque "eccezionale". Torske si coccola il "jolly" Hansen.

Corradini a testa alta, Torske a carte coperte
Corradini a testa alta, Torske a carte coperte ©UEFA.com

Corrado Corradini è sicuro che la sconfitta in semifinale contro la Norvegia aiuterà le sue ragazze a crescere alla fine di un torneo comunque "eccezionale". Intanto Jarl Torske si coccola i "jolly" che possono entrare dalla panchina e risolvere una partita come ha fatto oggi la 16enne Kristine Hansen.

Jarl Torske, Ct Norvegia
Come ci aspettavamo è stata una partita molto equilibrata ed entrambe le squadre avrebbero potuto vincerla. L'Italia ha tante giocatrici forti e anche oggi ha dimostrato di meritare di essere tra le migliori quattro. Avevo detto alle ragazze che affrontare l'Italia, in Italia e in semifinale era davvero la più grande sfida possibile per noi.

Abbiamo giocato molto bene, come abbiamo fatto nelle precedenti due partite, ma l'Italia continuava a rispondere colpo su colpo dimostrando grande carattere ed è anche andata vicinissima al 3-3. E' bello vincere qui ma non la prendo come una rivincita personale del 2008, specialmente considerando la grande amicizia che mi lega a Corradini.

[Guro] Reiten e Hansen sono molto giovani ma sono anche due grandi talenti. E' bello avere due jolly così in panchina che possono entrare e cambiare la partita. Questa mattina avevo detto a Hansen che forse poteva essere lei la match-winner e così è stato. Adesso la finale sarà sicuramente molto dura, ma l'energia che ricevi da vittorie come queste può portarti molto lontano.

Corrado Corradini, Ct Italia
E' stato un match bellissimo, entrambe le squadre potevano vincere. Alla vigilia avevo detto di temere la prestanza fisica e la determinazione delle Norvegia e credo che questa sia stata proprio la chiave della loro vittoria. Il terreno pesante per la pioggia non ci agevolato, le nostre sono abituate a giocare 18 partite su 20 al sole durante la stagione.

L'errore in queste categorie è sempre dietro angolo, il rammarico più grande è che nel primo tempo non abbiamo giocato come sappiamo. Ancora una volta, però, la squadra è stata eccezionale al di là degli errori. La sfortuna, un palo, gli errori... sono tutte cose che fanno parte del gioco del calcio. Alla fine la Norvegia era più pronta di noi, ha fatto la sua partita e ha meritato di vincere. Forse, però, senza quel gol direttamente da corner la partita avrebbe preso un'altra piega perchè in quella fase stavamo giocando meglio noi.

Queste esperienze servono tantisismo per cresce, non mi piacciono i pianti a fine partita, perchè le ragazze sono state eccezionali e escono dal torneo a testa alta. Si cresce anche con gli errori,  e questo resta un torneo al di sopra di ogni aspettativa. Affrontare squadre come la Norvegia ci fa capire cos'è il calcio europeo, cosa ci vuole per giocare a questi livelli. E' una grande esperienza che servirà tantissimo a tutte le nostre ragazze.

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