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L'esempio di Federer sprona Canetta

L'attaccante svizzera spera di imitare l'impresa del connazionale contro Djoković quando la sua squadra affronterà la Russia con la semifinale in palio.

Cora Canetta (Svizzera)
Cora Canetta (Svizzera) ©Sportsfile

Dopo aver sofferto davanti alla TV quando Roger Federer ha piegato Novak Djoković raggiungendo la finale degli Open di Francia al termine di una battaglia durata 3 ore e 39 minuti, l'attaccante della Svizzera, Cora Canetta, spera di trarre ispirazione dall'impresa del connazionale quando la sua squadra affronterà la Russia nell'ultima decisiva sfida del Gruppo A.

La Svizzera ha tre punti dopo le prime due partite del girone e contro la Russia le basterà un pareggio per raggiungere semifinali e qualificazione ai Mondiali FIFA Under 20 del 2012. Mentre preparano questa sfida da dentro o fuori, le elvetiche non si sono perse l'impresa di Federer. "E' davvero un grande – spiega Canetta con un sorriso a UEFA.com -. Quasi non riuscivo a guardare, sembrava sbagliare ogni volta che io guardavo e fare i punti quando non lo facevo. Però non sono riuscita a non guardare perchè era una partita troppo emozionante. Nei primi due set sembrava poter vincere agevolmente, poi tutto si è complicato ma alla fine ha vinto. Speriamo di seguire il suo esempio domenica".

"Per noi è la partita più importante del torneo adesso – continua la 19enne attaccante ticinese -. Siamo pronte e vogliamo giocare una grande partita. Un punto ci basterebbe ma non giocheremo per il pareggio perchè questo non è il nostro stile di gioco. Adesso guarderemo insieme i video delle partite della Russia, faremo un allenamento di teoria e l'allenatore ci dirà come affrontarle al meglio”.

La Svizzera ha debuttato nel torneo superando il Belgio per 4-1 prima di perdere 1-0 contro l'Italia a Cervia al termine di una sfida molto combattuta. Canetta, a bersaglio sei volte nelle qualificazioni, non ha ancora segnato nella fase finale, ma non avverte nessun tipo di pressione: "Contro il Belgio non mi è importato di non essere riuscita a segnare perchè abbiamo giocato bene e abbiamo comunque realizzato quattro reti, contro l'Italia un gol avrebbe fatto comodo ma adesso penso solo alla prossima partita sperando di vincerla".

Canetta, descritta dal Ct azzurro Corrado Corradini come “una forza della natura” dopo la gara di giovedì,  forma una pericolosa coppia d'attacco insieme alla scattante Eseosa Aigbogun, sua compagna di squadra anche all'FC Zürich Frauen: "Di certo è un vantaggio per noi – ammette -. Ci conosciamo bene e ci troviamo altrettanto bene insieme. Sappiamo sempre come muoverci”.

Forte fisicamente ma anche dotata tecnicamente e di un buon tiro, Canetta era l'osservata speciale delle Azzurre, che andavano spesso a raddoppiare la marcatura su di lei. “Non credo di ricevere attenzioni particolari dalle difese – racconta con modestia -. Del resto qui ci sono tante grandi giocatrici”. Ma lei ha un modello a cui ispirarsi? “Ovviamente mi piacciono molti giocatori ma non ne ho mai seguito uno in particolare, mi alleno solo duramente per diventare una calciatrice migliore”. E se contro la Russia servirà un modello da seguire, per adesso Federer va più che bene...

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