Guarín ritrova il St-Étienne
domenica 19 ottobre 2014
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Rimasto all'Inter a furor di popolo, Fredy Guarín è diventato uno degli uomini chiave della squadra di Walter Mazzarri e si prepara a sfidare il suo passato, il Saint-Étienne.
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L'FC Internazionale Milano era stata a un passo dall'ufficializzare lo scambio Guarín-Vučinić con la Juventus. I giocatori avevano addirittura svuotato i rispettivi armadietti, ma le proteste dei tifosi Nerazzurri hanno poi convinto il presidente Erick Thohir a far saltare l'affare.
Il centrocampista della nazionale colombiana ha segnato quattro gol in 32 partite in ciascuna delle ultime due stagioni con i Nerazzurri. Qualità e numeri che ad Appiano Gentile hanno fatto comodo dopo gli addii degli eroi del 2010 come Javier Zanetti, Walter Samuel, Esteban Cambiasso e Diego Milito.
E Guarín è felice di essere protagonista nel club nerazzurro. "Posso davvero sentire l'amore dei tifosi" - dichiarava a metà settembre dopo il 7-0 casalingo contro l'US Sassuolo Calcio -. Mi piace anche la mia nuova posizione in campo, più vicina alle punte. Mi permette di servire più assist e segnare più gol".
Dopo quel successo, le cose non sono proseguite nel migliore dei modi per l'Inter in Serie A; i Nerazzurri hanno, infatti, rimediato due pesanti sconfitte contro Cagliari Calcio (4-1 in casa) e ACF Fiorentina (3-0 in trasferta). Domenica Guarín è andato a segno pochi istanti dopo essere entrato dalla panchina nel 2-2 contro il Napoli. Un ruolino di marcia decisamente diverso in UEFA Europa League, con la squadra di Walter Mazzarri a punteggio pieno dopo due giornate. E alla porta un nuovo ostacolo: l'AS Saint-Étienne, ex squadra di Guarín.
Il sudamericano è sbarcato in Europa a solo 20 anni, in prestito dall'Envigado FC al St-Étienne nel 2006/07 dopo una parentesi al CA Boca Juniors. I Verdi hanno, quindi, deciso di riscattarlo a titolo definitivo, ma il calciatore ha faticato a mettersi in luce nel club francese.
"Quello che ricordo del periodo St-Étienne è che faceva freddo e in città c'era poco da fare - ha dichiarato lo scorso anno -. Ma tendo sempre a cercare gli aspetti positivi in ogni cosa. Posso dire che ho scoperto l'Europa e quell'esperienza mi ha reso mentalmente più forte".
In 36 partite di Ligue 1, Guarín è andato solo una volta a bersaglio ed è stato ceduto all'FC Porto nel 2008 per 1 milione di euro, più Paulo Machado. Il colombiano si è ritagliato pian piano il suo spazio in squadra, diventando un giocatore determinante nella vincente rosa di André Villas-Boas. Nell'anno del 'triplete' ha, infatti, realizzato cinque gol nella Liga e altrettanti in 14 partite di UEFA Europa League.
Nel gennaio del 2012 è passato all'Inter. Dopo due stagioni e mezzo a Milano, il colombiano ha dimostrato di possedere un enorme potenziale. "Considerate le sue qualità, mi aspetto diventi un top player - ha detto il tecnico Walter Mazzarri -. Ha bisogno di maggior continuità ma ci stiamo lavorando. Penso sia uno di quei giocatori che hanno un ampio margine di miglioramento più ampio".
A Milano, in fin dei conti, ci sono molte cose da fare. Aiutare l'Inter a tornare a lottare per il titolo o a vincere in Europa sarebbe un buon modo per cominciare.