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Momento della verità per il Braga

Per Paciência la partita contro il Benfica è la più grande della storia del Braga, e il fatto che sarà contento solo in caso di vittoria è la misura della crescita della sua squadra.

Momento della verità per il Braga
Momento della verità per il Braga ©Getty Images

Domingos Paciência la considera la partita più grande della storia dell'SC Braga, ed il fatto che il tecnico sarà contento solo in caso di vittoria è la misura della crescita della squadra portoghese.

Il ritorno della semifinale di UEFA Europa League di giovedì contro l'SL Benfica sarà la 18esima partita europea della squadra in questa stagione - un record per il club - che lotta ai livelli delle big portoghesi storiche Benfica e FC Porto e spera di far parte di una finale UEFA tutta lusitana. Ora i Guerreiros do Minho vogliono essere i vincitori. "Non possiamo essere soddisfatti finché non vinciamo qualcosa", ha detto Paciência. "Abbiamo dimostrato grande cuore per arrivare fino a qui, ma crediamo di poter arrivare in finale".

Il 42enne, che al debutto la scorsa stagione con il Braga lo ha portato al suo miglior risultato di sempre nella Liga arrivando secondo, ha esitato nel definire quella con il Benfica come la più importante per gli Arsenalistas. A differenza della gara persa la scorsa settimana per 2-1 a Lisbona, non ci sarà il pubblico di casa che ha aiutato la squadra di Paciência a vincere sei partite e pareggiarne una nelle otto gare casalinghe europee del 2010/11.

Da qui la fiducia del tecnico: "Non ci sarà stress e non faremo gli stessi errori. Sarà completamente diversa da una partita di campionato e il risultato della scorsa settimana ci dà speranza di fronte ai nostri tifosi".

L'ex attaccante di FC Porto e del Portogallo non teme la squalifica del centrocampista difensivo Vandinho – Leandro Salino lo ha sostituito bene contro il Liverpool FC a marzo – e nemmeno il fatto che Custódio, Miguel Garcia e Alberto Rodríguez siano diffidati. Arrivare a Dublino, in questo momento, è l'unica cosa che conta per il Braga.

"Sarà una partita molto intensa e siamo pronti", ha continuato. "Sono molto orgoglioso di questa squadra. Abbiamo un ottimo spogliatoio, grandi professionisti che sono stati molto insieme, e per una squadra che non è tra le tre big del Portogallo [Benfica, Porto e Sporting Clube de Portugal] è grandioso essere in questa posizione".

Il tecnico delle Aquile Jorge Jesus riconosce che "giocare a Braga è difficile come giocare in casa del Porto o dello Sporting" e mette i padroni di casa – principali rivali del Benfica in campionato la scorsa stagione – nel un nuovo cartello a quattro squadre al vertice della Liga. 

Dovrà fare a meno di Pablo Aimar, mentre tra i pali ci sarà Roberto, e Jesus in ogni caso si aspetta una gara simile a quella di giovedì scorso, quando il Benfica ha preso l'iniziativa mentre il Braga difendeva e si affidava al contropiede. "Non potevamo essere più motivati", ha detto il tecnico della squadra che cerca un nuovo successo europeo dopo 49 anni. "Le nostre qualità migliori sono in attacco quindi cercheremo il gol. Penso che il Braga sia molto ben organizzato in difesa e proverà a colpire in contropiede".

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