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Delneri: Quando si sbaglia, si paga

Il tecnico della Juventus, malgrado l'eliminazione, sottolinea la prestazione della squadra ma si rammarica per le occasioni sciupate. Del Piero: "Tante palle gol, ma poco concreti".

Delneri: Quando si sbaglia, si paga
Delneri: Quando si sbaglia, si paga ©Getty Images

Si è conclusa a inizio dicembre, quest’anno, l’avventura della Juventus nelle coppe europee. L’1-1 in casa del KKS Lech Poznań, il quinto pareggio in altrettante gare del Gruppo A di UEFA Europa League, ha condannato i bianconeri all’eliminazione mentre ha qualificato ai sedicesimi i polacchi guidati da José Maria Bakero. In un campo davvero difficile per la bufera di neve (-13 gradi la temperatura) caduta incessante, i bianconeri non hanno demeritato: Luigi Delneri a fine partita sottolinea la buona prestazione della squadra ma non accampa scuse.

“Potevamo far gol a prescindere dal campo, ci siamo presentati tante volte davanti alla porta avversaria e quando si sbaglia poi si paga…”, riconosce il tecnico di Aquileia, “Il campo era al limite della praticabilità e alla fine non si vedevano neanche le righe, ma dovevamo sfruttare meglio le situazioni da gol che avevamo creato: nel primo tempo ne abbiamo avute quattro-cinque e nella ripresa altre tre clamorose. Alla fine o per sfortuna o per abilità avversaria è inevitabile che si paghi dazio”.

L’eliminazione della Juventus dalla competizione ha probabilmente radici lontane e non va confinata alla mancata vittoria di Poznan. “Non siamo usciti questa sera, ma nelle partite precedenti”, sottolinea Delneri, “Ma essere usciti non significa niente…la squadra ha giocato una grande partita, ha prodotto palle gol a bizzeffe senza concedere niente al Lech. Purtroppo le partite vanno così…Cosa significa essere usciti? Significa pensare al campionato, significa non avere più trasferte infrasettimanali. Dispiace molto, ma il calcio è anche questo e devo dire che oggi meritavamo di vincere questa partita, per come l’ho vista io dalla panchina”.

“Crescono i rimpianti, ma anche la fiducia in questa squadra e in queste prestazioni”, prosegue il tecnico, “A volte bisogna sapere accettare certi verdetti anche se sul campo non si meritavano, ma la crescita e la voglia e le qualità di questa squadra sono innegabili. Siamo cresciuti, anche se il calcio a volte è spietato e non ti dà quello che meriti”. Dalla sfida del Mijeski, rivendica Delneri, è giunta la conferma che questa Juventus è “la squadra adatta per fare un campionato importante e per rimettersi in corsa per il prossimo anno per entrare di diritto nella UEFA Champions League. I nostri tifosi avranno capito che la squadra è forte, può giocarsi le chance in campionato ed entrare in Europa dalla porta principale”.

Infine un pensiero per l’inedita coppia di esterni difensivi. Armand Traoré e “[Vincenzo] Camilleri, che ha 18 anni, hanno fatto un’ottima gara, mi sono piaciuti e hanno concesso poco”, conclude l’ex allenatore dell’UC Sampdoria, “Era una difesa inedita, ma contiamo molto anche su questi giocatori per il futuro della Juventus”.

L’analisi di Alessandro Del Piero è molto lucida. “Abbiamo commesso un errore e abbiamo preso gol, poi nonostante il campo abbiamo creato diverse palle gol sia nel primo sia nel secondo tempo”, riflette il capitano a fine gara, “Purtroppo abbiamo concretizzato soltanto una volta e questo alla fine ci ha penalizzato”.

Un suo colpo di testa al 70’ avrebbe potuto regalare alla Juventus il pareggio con un quarto d’ora di anticipo e Pinturicchio non riesce a darsi pace sull’occasione non sfruttata sul cross di Miloš Krasić. “Non ci dormirò chiaramente, è un peccato: probabilmente l’ho presa troppo bene, ho spiazzato il portiere ma purtroppo è uscita di una spanna”, sottolinea. Quanto all’eliminazione, Del Piero ha una tesi che sfiora il paradosso. “Abbiamo fatto un’altra bella prestazione fuori casa, paghiamo il fatto di non aver mai perso”, conclude il capitano, “Per assurdo perdere una partita ci avrebbe dato la possibilità con un pizzico di fortuna di vincerne un’altra e di conseguenza avere un punto in più che avrebbe potuto fare la differenza. Devo però dire che stiamo dando continuità ai risultati, il fatto di non perdere è comunque importante anche se questa sera onestamente non conta niente”.

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