Performance Insights di Champions League: come le modifiche tattiche dell'allenatore del Liverpool, Arne Slot, hanno affondato il Real Madrid
martedì 3 dicembre 2024
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L'unità di analisi delle prestazioni della UEFA, ha esaminato come i cambi tattici apportati dall'allenatore del Liverpool abbiano fatto la differenza contro il Real Madrid.
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I centrocampisti del Liverpool hanno ricevuto dei meritati elogi dopo la vittoria per 2-0 sul Real Madrid alla quinta giornata di Champions League, ma un plauso particolare è andato anche all'allenatore Arne Slot, che nell'intervallo ha apportato una modifica tattica fondamentale che ha aiutato i Reds a mantenere il controllo della partita.
Questo è il parere dell'unità di analisi delle prestazioni UEFA, che ha messo al microscopio il lavoro del trio di centrocampo composto da Ryan Gravenberch, Alexis Mac Allister e Curtis Jones, identificandone al contempo l'importanza di una modifica posizionale fatta da Slot durante l'intervallo della sfida di mercoledì scorso.
Come si evince dal primo grafico, Jones è stato il centrocampista del Liverpool con il maggior numero di passaggi tra le linee contro i campioni in carica (19) e, come si vedrà in questa analisi, sembra lecito pensare che abbia beneficiato della modifica apportata da Slot da un 1+2 di centrocampo - con Gravenberch come unico centrocampista centrale - a un 2+1 con il giovane prodotto del vivaio che ha giocato davanti sia a Gravenberch che a Mac Allister.
Tornando al primo tempo e all'assetto del Liverpool prima dell'intervallo, questo primo video mostra come il Liverpool abbia impostato con un 1+2 a centrocampo, con Gravenberch appostato più in profondità rispetto alla coppia Jones e Mac Allister. Come dimostrano le clip, all'interno di questo assetto i due hanno cercato di connettersi col regista con passaggi tra le linee.
Se il Liverpool ha avuto la meglio nelle fasi iniziali ad Anfield, il Madrid grazie alla sua esperienza è riuscita ad apportare qualche modifica per rispondere ai Reds. I madrileni hanno quindi cercato di bloccare le corsie di passaggio intorno a Gravenberch - grazie alla schermatura del falso nove Brahim Díaz - e controllare il centrocampo a attraverso lo schieramento a zona di Luka Modrić ed Eduardo Camavinga. "Abbiamo difeso bene nel primo tempo", ha dichiarato Carlo Ancelotti, mentre Modrić ha aggiunto: "Siamo stati compatti e abbiamo mantenuto le linee vicine".
Slot ha spiegato che nell'intervallo ha detto ai suoi giocatori: "Potete e dovete giocare con più intensità, ma soprattutto meglio quando avete il pallone". Questo messaggio è stato accompagnato dal già citato cambio di posizione con una struttura di centrocampo 2+1 nel secondo tempo. L'obiettivo era quello di invitare i centrocampisti madrileni verso la coppia Gravenberch-Mac Allister, aprendo così più spazio per Jones e gli attaccanti davanti a lui - e il terzo video qui sopra illustra l'impatto dell'intervento tattico di Slot.
Grazie a questa modifica, il Liverpool è riuscito a liberare più spesso gli spazi per i suoi giocatori offensivi. Il grafico qui sopra mostra il numero di ricezioni di palla tra le linee da parte della squadra di casa nel primo tempo: 22 in tutto.
Nel secondo tempo il numero di ricezioni è salito a 31. Slot ha dichiarato in seguito di aver chiesto ai suoi giocatori di "lasciare che i varchi si aprissero da soli invece di forzarli", ma non è stata una questione di pazienza, quanto di tattica.
Per capire quanto ne ha beneficiato Jones in particolare, ha ricevuto il 15% dei passaggi quando si trovava in uno spazio di dieci metri o più, a testimonianza della maggiore libertà di cui disponeva nel secondo tempo.
Anche se Gravenberch è stato il centrocampista dei Reds che si è mosso in meno spazio, la sua influenza non è stata affatto sminuita da questo fattore, e questo video finale fa capire l'importanza del giovane olandese nell'economia del gioco del Liverpool.
Anche se Slot ha respinto i paragoni con Toni Kroos nella sua conferenza stampa post-partita, scherzando sul fatto che Gravenberch è "olandese e non tedesco", in realtà ha tessuto le sue lodi, dicendo: "È sempre utile avere giocatori a proprio agio col pallone e dominanti in fase di possesso, e lui, insieme alla nostra ultima linea, fa da collante verso i giocatori che possono fare male a qualsiasi avversario. È questo che lo rende speciale, insieme alla sua inesauribile corsa".
SPUNTI DI RIFLESSIONE: l'importanza dei cambi
L'aspetto tattico della gara di mercoledì scorso ad Anfield - e la modifica decisiva apportata dallo staff tecnico del Liverpool - ha scatenato il dibattito degli osservatori tecnici della UEFA su quanto siano importanti i cambi durante le partite ai massimi livelli.
Secondo Gareth Southgate: "Il cambiamento relativamente recente delle regole che consentono cinque cambi - e un sesto nei tempi supplementari - ha significato che ci sono margini ancora più ampi per invertire le sorti di una partita, sia attraverso un aggiustamento tattico, sia con l'ingresso di un giocatore con caratteristiche diverse rispetto a chi è in campo, sia per la possibilità di immettere forze fresche quando i ritmi sono più bassi".
Per Roberto Martínez, la possibilità di cambiare metà dello schieramento nel corso di una partita significa che gli allenatori sono sempre meno fissati su un sistema rigido. "Le squadre sono diventate flessibili e multidirezionali nel modo di giocare, proprio perché il numero di sostituzioni cambia tutto", ha spiegato l'allenatore della nazionale portoghese.
Secondo Martínez, l'allenatore di oggi "può dare una buona struttura alla squadra e da lì essere molto aperto sui diversi approcci tattici. L'allenatore moderno lavora sui concetti, sul modo di giocare, e poi può utilizzare questi principi in diverse strutture tattiche ed essere più flessibile in relazione ai giocatori che può avere nell'undici titolare".
Rui Faria ha detto che "la capacità di leggere rapidamente la partita e di capire cosa sta accadendo e perché sta accadendo, è un'abilità fondamentale" e crede che un allenatore possa prepararsi, in una certa misura, studiando l'avversario e "le sue qualità, il modo in cui si è comportato contro altre squadre e il tipo di soluzioni che ha utilizzato. Si cerca quindi di anticipare diversi scenari, mettendosi nei panni degli avversari, immaginando che tipo di problemi potrebbero creare alla propria squadra".
Infine, Southgate ha ricordato la semifinale di EURO 2024 dell'Inghilterra contro i Paesi Bassi come esempio dell'impatto delle modifiche - da entrambe le parti - che possono avvenire e che pongono gli allenatori nella condizione di dover intervenire il prima possibile.
"I Paesi Bassi in quella partita hanno cambiato il loro assetto classico pensando che avremmo iniziato con un quintetto difensivo", ha spiegato Southgate. "Poi hanno modificato la tattica effettuando una sostituzione forzata durante il primo tempo e poi di nuovo nell'intervallo. In quel caso siamo stati in grado di reagire a questi cambiamenti soprattutto grazie all'intelligenza individuale e all'adattabilità di Bukayo Saka, al quale abbiamo potuto chiedere di difendere come terzino e di attaccare come centrocampista o esterno stretto di centrocampo. Questo ha modificato anche il pressing dei nostri giocatori avanzati a centrocampo".
"Il nostro assetto offensivo stava creando problemi, sicuramente nel primo tempo, così nell'intervallo abbiamo deciso di rischiare Luke Shaw, che stava rientrando dall'infortunio, per avere un maggiore equilibrio sulla sinistra e, successivamente, di cambiare profilo con Ollie Watkins come centravanti e Cole Palmer per offrire una diversa soluzione offensiva. Naturalmente, quando poi si segna il gol della vittoria grazie a un panchinaro che fa un assist per un altro panchinaro, vuol dire che tutto è andato per il verso giusto".