Il Barça ha ancora fame
venerdì 27 maggio 2011
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Puyol e Valdés hanno vinto tutto ciò che un calciatore può sognare negli scorsi anni, ma hanno assicurato che gli stimoli per puntare a un altro titolo europeo non mancano.
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La bacheca dell'FC Barcelona di certo non piange, ma non per questo il club catalano si sente a corto di motivazioni in vista della finale di Wembley, che potrebbe regalare ai Blaugrana il quarto titolo continentale.
Carles Puyol e Victor Valdés hanno alzato al cielo il trofeo della UEFA Champions League nel 2006 e nel 2009, ma questo non significa che si sentano sazi in vista della sfida contro il Manchester United FC. "Dovremo goderci questa partita - ha dichiarato il capitano blaugrana -. Abbiamo lavorato duramente per arrivare fino qui e non so se questa sarà l'ultima occasione per quelli della mia generazione, ma daremo il massimo per vincere. Poi staremo a vedere come andrà a finire".
Per il Barcellona, il bel calcio viene prima di tutto e sia Puyol che Valdés, entrambi cresciuti a La Masía, il celeberrimo vivaio del club, lo sanno bene, ma l'estremo difensore ha sottolineato che in certe occasioni è solo il risultato a contare. "Proveremo a divertirci e a vincere - ha spiegato il portiere -. Se sarà possibile, cercheremo di farlo attraverso il gioco che piace tanto ai nostri tifosi, ma in partite del genere è la vittoria a contare, non il gioco. La cosa fondamentale sarà mettere le mani sul trofeo".
I due sono gli unici ad aver giocato dall'inizio la finale del 2006 a Parigi e quella del 2009 a Roma. Ricordando queste due vittoria - entrambe contro squadre inglesi - Valdés èha spiegato: "Parigi fu qualcosa di diverso - ha ricordato il portiere -. Per molti di noi era la prima volta, mentre a Roma potevamo contare sull'esperienza di tre anni prima. Questa volta dovremo vivere appieno ogni istante della gara e fare di tutto per vincerla, naturalmente".
Valdés si è aggiudicato per la terza stagione consecutiva il trofeo Ricardo Zamora, il premio assegnato al portiere con la migliore media gol al passivo nella Liga, mentre la stagione di Puyol, che non scende in campo dal 3 maggio, non è stata altrettanto positiva, soprattutto sotto il profilo della condizione fisica. Il capitano del Barcellona è stato a lungo indisponibile per infortunio, ma è certo che i problemi al ginocchio e agli adduttori non influiranno sulla sua prestazione a Wembley. "Mi sento bene e sono in perfette condizioni - ha dichiarato -. A causa degli infortuni ho giocato poco negli ultimi mesi, ma anche quando abbiamo affrontato il Real Madrid nella Liga e in semifinale avevo pochi minuti nelle gambe, eppure tutto è filato liscio. Nel frattempo mi sono allenato moltissimo e sto molto meglio rispetto ad allora".
Compagni in prima squadra fin dal 2002/03, Puyol and Valdés hanno vinto tante battaglie insieme ed entrambi individuano in Josep Guardiola il vero valore aggiunto della squadra. "Mi auguro che rimarrà con noi ancora per molti anni - ha dichiarato il difensore, che ha giocato accanto al suo attuale tecnico per due anni -. E' il migliore allenatore al mondo e il suo posto è qui.
Valdés ha sottolineato il forte legame di Guardiola con il club, spiegando che l'ex centrocampista ha ricoperto un ruolo fondamentale in occasione del primo trionfo catalano in Europa, 19 anni fa: "Vogliamo fare la storia di questo club e di questa generazione di calciatori. Pep, insieme a [Johan] Cruyff, rapporesenta un punto di riferimento fondamentale per tutti noi. Se siamo arrivati a Wembley, dove la storia europea del Barcellona è cominciata nel 1992, gran parte del merito è suo".