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Per quattro squadre un'eliminazione su cui riflettere

Azerbaigian, Repubblica Ceca, Slovenia e Turchia sono tornate a casa dopo la fase a gironi. UEFA.com ha raccolto le dichiarazioni di queste quattro nazionali sulla loro esperienza in Croazia.

Per quattro squadre un'eliminazione su cui riflettere
Per quattro squadre un'eliminazione su cui riflettere ©Sportsfile

I quarti di finale del Campionato Europeo UEFA di Futsal 2012 inizieranno lunedì, ma quattro nazionali arrivate in Croazia non vi prenderanno parte.

Azerbaigian, Slovenia e Turchia, sono state eliminate dopo due sconfitte, stesso destino è toccata alla Repubblica Ceca. Il quartetto aveva aspettative contrastanti: Azerbaigian e Repubblica Ceca avevano raggiunto le semifinali nel 2010, la Slovenia non aveva mai vinto una partita in una fase finale mentre la Turchia era al suo esordio assoluto. Tutte, ora, devono guardare avanti. 

Per l’Azerbaigian, la sconfitta 4-1 contro il Portogallo è stata scoraggiante, mentre l’emozionante ko 9-8 contro la Serbia doloroso per una squadra che aveva catturato il cuore dei tifosi con il suo futsal da brividi non più di due anni fa in Ungheria quando ottenne un incredibile risultato. "Nel 2010 giocavamo tutti per lo stesso club e questo faceva una grossa differenza sul campo perchè ci conosciavamo molto bene e c’era un legame perfetto", ricorda Thiago a UEFA.com.

"C’è inoltre mancato il carisma di Biro Jade [infortunato] Biro Jade e lo abbiamo potuto vedere anche questa sera perchè non credo che avremmo subito così tanti gol con lui in squadra. [Contro la Serbia] forse non siamo stati abbastanza umili dopo aver segnato due gol all’inizio. Avremmo dovuto continuare a giocare come stavamo facendo fino a quell momento: aspettare che i nostril avversari commettessero un errore e segnare sulle ripartenze. E’ stato un addio molto triste al torneo".

Anche la Repubblica Ceca, che due anni fa nella finale per il terzo posto sconfisse l’Azerbaigian, ha preso la via del ritorno dopo le sconfitte 3-1 contro la Romania e 5-4 contro la Croazia padrona di casa. Per Tomáš Neumann, il tallone d’Achille dei suoi ragazzi è stato evidente. "Non riusciamo a segnare, questo è il nostro problema", ha spiegato il Ct, "Abbiamo avuto molto occasioni nel corso delle due partite ma abbiamo segnato soltanto durante le trame offensive [con la tattica del portiere di movimento]. Nelle qualificazioni abbiamo giocato molto bene, ma ora non so perchè non siamo riusciti a segnare".

La Slovenia ha fatto sobbalzare molti dalla sedia con la sua prestazione battagliera nella sconfitta 4-2 contro la Spagna, ma è stata sopraffatta dalle velocissime transzioni dell’Ucraina nel ko 6-3 reso più onorevole da due gol allo scadere. Migliaia di tifosi hanno raggiunto Zagabria, distante pochi chilometri, per incitarli e come Azerbaigian e Repubblica Ceca, la Slovenia è concentrata sul sorteggio di sabato dei playoff della Coppa del Mondo FIFA, due partite che la separano dalla Coppa del Mondo FIFA in Thailandia.

"Spero che giocheremo più spesso a tornei come questo in Croazia”, ha evidenziato il Ct, Andrej Dobovičnik, “Questo è un grande incentivo per i ragazzi, che certamente non sono dei professionisti. Il problema con il futsal in Slovenia è che noi non possiamo effettuare alcuna preparazione completa, perché ogni giorno i giocatori devono fare i conti con il loro lavoro".

La Turchia non ha i playoff per la Coppa del Mondo FIFA da preparare, ma non è stato tutto da buttar via per l’unica nazionale capace di arrivare dal turno preliminare alla fase finale, per poi perdere contro Italia e Russia, campioni d’Europa rispettivamente nel 2003 e nel 1999. "Dalla Turchia [sede del turno preliminare] alla Croatia posso notare che abbiamo raggiunto lo stesso livello di molte nazionali europee", ha sottolineato il Ct Ömer Kaner.

"Con il passare del tempo faremo molto meglio, sicuro, ma in pochi anni quando arriveremo di nuovo a questo punto daremo del nostro meglio e sentirete parlare ancora molto del futsal turco".

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