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La fame di vittoria di Petzelberger

La conquista del titolo continentale Under 19 con la Germania ha alimentato la grande voglia di successo della punta tedesca Ramona Petzelberger.

La fame di vittoria di Petzelberger
La fame di vittoria di Petzelberger ©Sportsfile

Il Campionato Europeo Femminile Under 19 UEFA è stato un torneo memorabile per chi vi ha partecipato, ma ha segnato soprattutto la consacrazione di Ramona Petzelberger.

Alla vigilia del torneo in Italia, la punta dell'SC 07 Bad Neuenahr era indicata come la grande speranza della Germania. In un paese in cui il calcio femminile ha un vasto séguito, la numero 10 della Germania si è fatta carico della responsabilità di riportare in Germania un titolo che sfuggiva da quattro anni.

E la 18enne non ha tradito le attese, capitanando la Germania alla vittoria e andando a segno nella finale vinta 8-1 contro la Norvegia. "E' stata una grande sensazione. Siamo riuscite a fare in campo quello per cui ci eravamo allenate. Sognare di vincere un titolo e poi riuscirci è fantastico”, ha spiegato la Petzelberger, oggi 19enne.

Il merito di quel successo è anche del Ct Maren Meinert, rientrata in anticipo dalla maternità. "La sua presenza è stata molto importante. Incarna lo spirito vincente”. Ma non solo. "Avevamo spirito di squadra e giocatrici forti sia tecnicamente che fisicamente. E poi volevamo fortemente vincere il titolo”.

La vittoria di Imola per 8-1 contro la Norvegia non è stata tuttavia il primo successo internazionale della Petzelberger. Nel 2009 aveva infatti conquistato il titolo europeo Under 17 battendo 7-0 la Spagna. Il prossimo obiettivo sarà difendere il titolo mondiale Under 20 in estate. "Una volta che provi il sapore della vittoria, vuoi continuare a vincere. La prima vittoria, anche se a un livello inferiore, è sempre importante”.

"Se restiamo uniti possiamo andare lontano. Lo si è visto già all'Europeo Under 19. Non dobbiamo sederci sugli allori, altrimenti le altre squadre ci sorpasseranno”.

Gentile e rilassata fuori, la Petzelberger è animata da grande determinazione interna e spera di emulare compionesse del calibro di Alexandra Popp e Kim Kulig, che hanno partecipato al Mondiale FIFA rispettivamente a 20 e 21 anni d'età.

"Sono giovani e affamate di vittorie. Loro [Popp e Kulig] sono il modello da seguire per noi giovani”.