Ambizione, azione e responsabilità a UEFA Women's EURO 2025
lunedì 12 maggio 2025
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UEFA Women's EURO 2025 in Svizzera rappresenta un'opportunità fondamentale non solo per la crescita del calcio femminile, ma anche per dimostrare come i grandi eventi sportivi possano essere organizzati all'insegna della sostenibilità sociale e ambientale.
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Questo è stato il messaggio del UEFA Respect Forum, dove i principali organizzatori del torneo hanno presentato una serie di strategie e iniziative volte a rendere l'evento inclusivo, coinvolgente e da record.
I partecipanti al convegno, tenutosi presso lo Stadion Letzigrund di Zurigo (uno degli stadi del torneo), hanno ascoltato la direttrice del torneo Doris Keller spiegare quanto le aspettative per UEFA Women's EURO 2025 siano già state abbondantemente superate.
Più di 550.000 biglietti sono stati venduti ai tifosi di oltre 100 paesi, con un'audience televisiva mondiale che si prevede raggiungerà i 500 milioni di telespettatori. Gli organizzatori puntano anche a superare la media di presenze di Women's EURO 2022 in Inghilterra, puntando a 21.710 spettatori per partita.
"Due anni fa, questo era solo un sogno, ma adesso a poche settimane dall'inizio, è realtà. Questo torneo rappresenta un'importante opportunità per aumentare il profilo del calcio femminile e dello sport femminile in generale in Svizzera".
La strategia ESG di Women's EURO 2025
La strategia ambientale, sociale e di governance (ESG) della UEFA per il torneo, presentata nell'ottobre 2024, è stata un punto focale dell'intera organizzazione. Filippo Veglio, responsabile della sostenibilità sociale e ambientale della UEFA, lo ha descritto come un piano costruito su "ambizione, azione e responsabilità".
Strutturata intorno al più ampio Framework WSG della UEFA, la strategia è stata progettata per accelerare l'impegno sulla sostenibilità, per soddisfare le crescenti aspettative della società e creare valore a lungo termine. La strategia definisce tre obiettivi generali: ridurre l'impatto ambientale, rispettare e proteggere i diritti e garantire trasparenza e responsabilità.
Tali obiettivi si articolano in 11 aree d'azione, 27 temi, 47 traguardi e 91 iniziative specifiche, che coprono temi quali la mobilità intelligente, l'accessibilità, i diritti umani e il coinvolgimento degli stakeholder.
Strategia in azione
Dal punto di vista dei partner commerciali, questo approccio sta già avendo una certa risonanza e visibilità. Jennifer Cords, membro del consiglio esecutivo degli affari aziendali di Lidl, ha riconosciuto i progressi compiuti dalla UEFA nel fare della sostenibilità una priorità strategica, allineandosi strettamente con l'attenzione della catena tedesca all'efficienza delle risorse e all'uguaglianza di genere.
Lidl, in qualità di sponsor del torneo, schiererà un Awareness Team a ogni partita con l’obiettivo di prevenire le micro-aggressioni attraverso il dialogo guidato da esperti, supportando così l’impegno della UEFA nella creazione di ambienti sicuri e inclusivi.
L'ex difensore del Chelsea e del Celtic, Paul Elliott, membro del Comitato consultivo per i diritti umani del torneo e consulente per l'uguaglianza, la diversità e l'inclusione della Federcalcio inglese, ha sottolineato l'importanza di tali iniziative.
Prendendo spunto da UEFA EURO 2024 in Germania - dove sono state utilizzate unità di risposta rapida per assistere i tifosi vulnerabili e fornire un meccanismo per la denuncia immediata degli abusi - ha chiesto sforzi simili in tutti gli sport per promuovere l'inclusione e affrontare il problema della discriminazione.
Per le città ospitanti, il framework ESG della UEFA offre sia struttura che flessibilità. Regula Schweizer, responsabile del progetto a Zurigo, ha dichiarato che la città ospitante ha stanziato altri 1,2 milioni di franchi svizzeri (1,3 milioni di euro) per sostenere l'accesso delle ragazze al calcio attraverso programmi scolastici.
Ha ribadito che il calcio femminile è il più diffuso sport di squadra praticato a Zurigo ed è cresciuto del 20% da quando la Svizzera è stata annunciata come sede del torneo, anche se ritiene che sia possibile una crescita ancora maggiore.
Lara Dickenmann, ambasciatrice del torneo ed ex nazionale svizzera, ha ribadito la necessità di continuare a crescere.
"È stato un lungo viaggio", ha detto. "Crescendo ho dovuto giocare nella squadra maschile perché non c'erano squadre femminili. Accessibilità è una parola importante e l'accesso al gioco è migliorato molto in Svizzera. Da giovane ammiravo i giocatori maschi, ma le ragazze che ammirano le donne sono tutt'altra cosa, ed è un fattore importante su cui dobbiamo concentrarci".