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U17 all'erta contro il calcioscommesse

Per la prima volta, le otto squadre partecipanti al Campionato Europeo Under 17 UEFA hanno assistito a una lezione sui pericoli del calcioscommesse per lo sport e la carriera dei giocatori.

Karl Dhont
Karl Dhont ©Sportsfile

Per la prima volta, le otto squadre partecipanti al Campionato Europeo Under 17 UEFA hanno assistito a una lezione sui pericoli del calcioscommesse per lo sport e la carriera dei giocatori.

Karl Dhont, ispettore disciplinare UEFA, ha spiegato che la UEFA sta indagando su un numero considerevole di casi sospetti negli ultimi due anni che riguardano arbitri, club e giocatori: un pericolo che gli Under 17 che partecipano al torneo in Liechtenstein potrebbero trovarsi a fronteggiare in carriera.

Il messaggio principale è che i giocatori devono sempre pensare al futuro e non ad arricchirsi in poco tempo. Dhont ha spiegato che a volte i criminali contattano direttamente un giocatore, chiedendogli di manipolare il risultato di un incontro. Ogni minimo segno di collaborazione sarà utile a combinare la partita. Se invece il giocatore non aderisce possono verificarsi casi di minacce e violenze.

La UEFA ha adottato una linea dura per contrastare il fenomeno e utilizza un sofisticato sistema informatico per rintracciare il denaro utilizzato e risalire ai colpevoli. La UEFA dispone anche di una rete mondiale di informatori che comprende ex giocatori, arbitri e bookmaker.

Il consiglio di Dhont ai giocatori che stanno iniziando la carriera professionistica è di circondarsi di persone affidabili, trattare con attenzione le informazioni sensibili e pensare alla carriera a lungo termine. Ai rappresentanti Under 17 degli otto paesi in gara è stato inoltre suggerito di diffondere il messaggio e di contattare la UEFA o la Federcalcio in caso di tentata corruzione.

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