Wilfried Gnonto: il percorso con l'Italia e la semifinale di UEFA Nations League contro la Spagna – intervista
lunedì 12 giugno 2023
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"È una squadra giovane come la nostra, quindi possiamo affrontarla", commenta l'attaccante mentre si prepara ad affrontare la Spagna nelle semifinali di UEFA Nations League.
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"È stata emozionante e inaspettata", commenta Wilfried Gnonto a proposito della convocazione in nazionale all'inizio della UEFA Nations League.
Diventato il marcatore più giovane di sempre dell'Italia alla sua quarta presenza, il 19enne pregusta un'altra "incredibile e impagabile" opportunità nella giovane Italia di Roberto Mancini. In vista della semifinale di UEFA Nations League contro la Spagna in programma all'FC Twente Stadion il 15 giugno, l'attaccante parla a UEFA.com del suo percorso fino a oggi.
Sulla semifinale contro la Spagna in UEFA Nations League 2022/23
La Spagna è una squadra forte. Gioca molto la palla e cerca di creare tante occasioni. È una squadra giovane come la nostra, quindi possiamo affrontarla. Ha molti giocatori forti e giovani. Ad esempio mi piacciono molto Gavi e Pedri: quello che stanno facendo alla loro età è incredibile.
Sulla convocazione in nazionale maggiore e l'esordio
La prima volta che mi hanno chiamato è stato per uno stage di due giorni a Coverciano. Ero a casa coi miei e devo dire che è stato molto emozionante e inaspettato. Ero contento anche solo di esserci, di avere la possibilità di giocare con qualcuno che fino a poco prima avevo solo visto in TV. Mi sono goduto ogni momento ed è andata anche bene.
Prima [del mio esordio nell'1-1 contro la Germania in Nations League] ero nervoso, ma una volta entrato in campo ho cercato di essere il più rilassato possibile e di giocare semplicemente come so. Per fortuna è andata bene.
Diventare il marcatore più giovane d'Italia a 18 anni e 222 giorni
Ho avuto emozioni contrastanti. Ero un po' triste per la partita perché abbiamo perso [5-2 contro la Germania nella fase a leghe]. Poi, però, ho avuto il tempo di rendermi conto di quello che era successo, e per me, così come per la mia famiglia, è stato un enorme motivo di orgoglio. Ci penso spesso. È il primo gol che ho segnato in nazionale e ne farò tesoro per tutta la vita.
Su Roberto Mancini
È una leggenda e non devo dire niente su tutto quello che ha fatto per il calcio. Mi dà molti consigli. Cerco di imparare il più possibile e spero di migliorare. Sono sicuro che ci riuscirò.
Lo ricordo ancora quando ero all'Inter da ragazzino, per me è sempre stato un idolo. Avere la possibilità di giocare per lui è incredibile, impagabile. Direi che la sua caratteristica più forte è il coraggio perché sta correndo tanti rischi con noi giovani; spero che io e tutti gli altri possiamo restituirgli qualcosa.
Sulle sue più grandi ispirazioni nel calcio italiano
Sono cresciuto a Baveno e mi piaceva guardare la nazionale. Il calcio italiano è sempre stato il mio sogno.
I ricordi più belli che ho della nazionale sono probabilmente legati a Mario Balotelli. Ricordo perfettamente UEFA EURO 2012. Lo guardavo con i miei amici e mi dava sensazioni incredibili.
Sui compagni di nazionale
È davvero un bel gruppo. Ci sono anche molti giovani, quindi è facile ambientarsi. Non è un grande cambiamento. Cerco di imparare un po' da tutti. Forse come modello direi Giacomo Raspadori, perché ha caratteristiche simili alle mie.