Il tempismo perfetto di Garcias
sabato 30 aprile 2011
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Il playmaker argentino del Montesilvano è rientrato dopo un infortunio di cinque mesi proprio in occasione della vittoriosa semifinale contro il Benfica e ora spera che il suo contributo si riveli prezioso anche contro lo Sporting.
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Certe volte il tempismo è una dote fondamentale e l'ASD Città di Montesilvano C/5 potrebbe trarre enormi benefici da quello del suo playmaker Hernan Garcias.
Il nazionale argentino è rientrato dopo un infortunio di cinque mesi in occasione della vittoriosa semifinale di UEFA Futsal contro l'SL Benfica e ora sogna di completare l'opera nella finale contro lo Sporting Clube de Portugal.
Garcias, 32 anni, spera di aver dato prova di essere sufficientemente in forma al tecnico Fulvio Colini, che lo considera "il cervello della squadra". "Vincere il trofeo sarebbe straordinario - ha ammesso il giocatore alla vigilia della sfida contro i lusitani -. Il nostro campionato non è competitivo come quelli di Spagna e Russia, inoltre nessuna squadra italiana era mai approdata in semifinale prima che ci riuscisse la Luparense C/5 lo scorso anno. Alla mia età non so se mi capiterà un'altra occasione del genere, perciò dovrò cercare di non lasciarmela sfuggire".
E Garcias è sicuramente il tipo di giocatore che non fallisce i grandi appuntamenti: prima della semifinale di venerdì, la sua ultima presenza era coincisa con il turno elite del torneo, quando il Montesilvano aveva prenotato un posto nelle fasi finali eliminando gli ex campioni d'Europa dell'MFK Sinara Ekaterinburg.
Quel risultato ha contribuito a far assurgere i campioni d'italia, all'esordio nel torneo, al ruolo di squadra rivelazione, ma non ha stupito più di tanto l'argentino. "Non sono sorpreso dalla nostra qualificazione - ha spiegato -. ho sempre avuto fiducia nel nostro potenziale, anche se ero consapevole che non sarebbe stato facile affrontare squadre di livello internazionale".
"Il successo di Ekaterinburg ci ha fatto fare il salto di qualità - ha aggiunto -. Una volta approdati alle finali, sapevamo che avremmo avuto una chance. Il Benfica era più forte di noi sotto diversi aspetti, ma in una partita secca tutto può succedere. Rientrare dopo tanti mesi di inattività non è stato facile, ma mi sono impegnato al massimo, perché era l'unico modo per poter giocare. Mi sono divertito e credo che la mia prestazione sia stata piuttosto confortante. Approdare in finale è stato fantastico".
Garcias, i cui connazionali Leandro Cuzzolino e Cristian Borruto sono entrambi andati a segno per il Montesilvano contro il Benfica, non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione di "entrare nella storia con un club italiano". Il playmaker, del resto, non è digiuno di esperienze nei grandi tornei, avendo preso parte a tre edizioni della Coppa del Mondo FIFA Futsal, e ne conosce bene gli standard qualitativi.
"Il livello della competizione e l'atmosfera che si respira sono gli stessi della Coppa del Mondo - ha spiegato Garcias -. Le squadre sono molto forti, basta pensare a tutti i nazionali che giocano nel Benfica, mentre qualche volta alla Coppa del Mondo capita di trovare un'avversaria più debole. Sia a livello organizzativo che qualitativo, sembra davvero di essere al Mondiale".