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José Luis Mendilibar sul suo impatto al Siviglia, la sua filosofia e l'Europa League

L'allenatore del Siviglia dice a UEFA.com che raggiungere la finale di UEFA Europa League sarebbe il suo traguardo più importante nel calcio.

José Luis Mendilibar ha portato il Siviglia alla vittoria sul Manchester United al suo primo incontro europeo
José Luis Mendilibar ha portato il Siviglia alla vittoria sul Manchester United al suo primo incontro europeo Getty Images

José Luis Mendilibar ha avuto un grande impatto al Siviglia da quando ha preso il posto di Jorge Sampaoli a marzo. Il tecnico, 62 anni, non solo è riuscito a evitare la retrocessione della squadra andalusa, ma ha anche orchestrato una straordinaria vittoria contro il Manchester United ai quarti di finale di UEFA Europa League.

Mentre i sei volte vincitori del torneo si preparano ad affrontare la Juventus in semifinale, Mendilibar ha parlato a UEFA.com della sua filosofia di allenatore, del trionfo ai quarti contro la squadra di Erik ten Hag e della possibilità di un'altra finale europea.

Juventus - Sevilla: ultimi aggiornamenti

I cambiamenti dal suo arrivo

Ho sempre detto che mi piacciono le cose semplici. Cerco di non complicarle troppo ai giocatori. Provo a farli sentire a loro agio, per poi migliorare. I risultati ci hanno sicuramente aiutato fin dall'inizio. Anche quando non abbiamo giocato bene siamo riusciti a vincere. A volte sono i risultati che ti fanno credere in quello che stai facendo. Questa era la nostra situazione, soprattutto all'inizio.

Highlights: Sevilla - Man United 3-0

La sua filosofia

Dico sempre la stessa cosa: mi piace che i giocatori siano contenti in allenamento. Mi piace che i ragazzi considerino l'allenamento piacevole, duro ma divertente. Non voglio che lo temano o pensino che non gli piacerà. In partita mi servono altre cose. Preferisco giocare largo piuttosto che stretto e stare nella metà campo avversaria piuttosto che nella nostra.

La gente mi dipinge come un allenatore da 4-4-2, a cui piace uno stile diretto e che gioca molto nell'area avversaria, ma io voglio giocatori intelligenti. Devono saper giocare tra gli avversari quando difendono, non uno contro uno. Non mi piacciono i duelli, mi piace anticiparli. Non voglio che i ragazzi corrano solo per il gusto di correre. Preferisco che compaiano all'improvviso e conquistino la palla senza dover fare grandi sforzi.

Lo slancio del Siviglia ai quarti di finale

Le sue ambizioni al Siviglia

Questo club è abituato a giocare in Champions League e in Europa League da 15 o 20 anni. Siamo passati dal pensare alla retrocessione al pensare alla vittoria in Europa League. Quello che faccio, e quello che cerco di far capire ai miei giocatori, è pensare solo alla prossima partita, nient'altro.

La vittoria ai quarti contro lo United

Non è una squadra qualsiasi. Non solo era la mia prima esperienza in una competizione europea, era anche il peso di quello che affrontavamo. Quando eravamo sotto di due gol nei primi 20 minuti all'andata, ho pensato: "Che ci faccio qui, davanti a 70.000 persone? Stiamo perdendo 2-0". Sembrava dovessero segnare quattro gol e non potevo dire niente perché i giocatori non riuscivano a sentirmi, c'era troppo rumore.

Highlights: Man United - Sevilla 2-2

La Juventus e la possibilità di un'altra finale europea

Dopo il Manchester United c'è la Juventus, che è un'altra grande squadra, quindi immagino che sarà un'esperienza molto simile. [Andare in finale] sarebbe la cosa più importante che abbia mai fatto nel calcio. Ho fatto grandi cose in altre squadre, ma non più di questa. Una finale europea significherebbe portare avanti la tradizione del club, che arriva in finale quasi ogni anno e di solito vince.

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