Finale di Europa League: Lautaro Martínez sogna la sua prima coppa con l'Inter
mercoledì 19 agosto 2020
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"Sarebbe la prima coppa della mia carriera", ha raccontato l'attaccante argentino a UEFA.com.
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Lautaro Martínez non vuole smettere di sognare. Il calciatore argentino è deciso a riportare a Milano una coppa internazionale che manca dalla bacheca dell'Inter dalla vittoria della UEFA Champions League del 2009/10, sotto la guida di José Mourinho.
L'attaccante 22enne ha segnato una doppietta nel 5-0 della semifinale contro lo Shakhtar Donetsk, e venerdì allo Stadion Köln potrebbe vincere il primo trofeo della sua carriera quando la sua Inter affronterà il Siviglia. Tuttavia, pur essendo rimasto colpito dalle prestazioni dell'Inter in Germania, non pensa che sarà facile contro i cinque volte vincitori della Coppa UEFA/UEFA Europa League del Siviglia.
Sul morale
Sono molto felice perché siamo vicini al raggiungimento di uno dei nostri obiettivi - vincere un trofeo - e questo è ciò che più conta. Speriamo che la nostra ultima partita [della stagione] sia indimenticabile e che riusciremo a riportare la coppa in Italia.
È stato fantastico [in Germania]. In generale è stato un anno molto difficile per tutti, ma noi siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto dall'inizio dell'anno. Siamo cresciuti molto e ci sentiamo bene in Germania. Adesso siamo molto concentrati su quello che ci aspetta e ci stiamo preparando molto bene.
Sulla mentalità dell'Inter
Credo che la personalità della squadra e l'etica del lavoro quotidiano abbiano dimostrato che l'Inter stia crescendo [come squadra] e abbia un progetto per ottenere grandi risultati. A livello personale [voglio] cercare di vincere il mio primo titolo con l'Inter. Per me sarebbe una cosa speciale. È la mia prima finale e potrebbe essere il primo trofeo della mia carriera.
Come squadra, stiamo maturando. A inizio stagione ci siamo dati degli obiettivi. In Serie A siamo arrivati a un passo dal titolo, ma è stata anche una stagione difficile per tutti. Sinceramente, però, penso che possiamo dirci soddisfatti anche se forse c'è rimasto l'amaro in bocca per aver chiuso il campionato a un solo punto dalla Juventus. Ma ora stiamo dimostrando che siamo cresciuti e che siamo un gruppo molto unito. E questo è un aspetto importante per quello che ci aspetta.
Su Antonio Conte
Gli sarò sempre grato perché appena arrivato all'Inter mi ha chiamato quando ero in vacanza dopo la Coppa America. È un allenatore che si fida di me e che mi ha aiutato a crescere. Mi ha aiutato a cambiare anche la mia mentalità. Non l'ha fatto solo con me, ma ci è riuscito con tutto il gruppo - e questo è un aspetto molto importante. Speriamo di poter continuare su questa strada.
Sulla finale contro il Siviglia
Cosa mi aspetto dal Siviglia? Un avversario duro, che pressa, gioca a tutto campo e pratica un grande calcio. Ecco perché sono arrivati in finale. Dobbiamo studiare, allenarci e prepararci come abbiamo fatto in ogni partita. Dovremo bloccare i loro punti di forza e contrastarli traendone vantaggio.
Il Siviglia ha raggiunto non a caso molte finali. Significa che è una squadra seria, una squadra che gioca bene. Quindi faremo attenzione a quello che possono fare, ma saremo concentrati soprattutto su noi stessi. Siamo concentrati sul nostro lavoro, siamo concentrati sull'Inter, su cosa significa aver raggiunto una finale dopo tanto tempo e su cosa può significare sollevare un trofeo. In questo momento ci siamo molto vicini. Abbiamo la possibilità di farcela e giocheremo come sappiamo.