Dichiarazione UEFA sul caso Bursaspor
sabato 23 giugno 2012
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In seguito alla decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport del 22 giugno, la squadra turca è stata autorizzata a partecipare alla UEFA Europa League 2012/13.
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In seguito alla decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) del 22 giugno 2012, la squadra turca del Bursaspor è stata autorizzata a partecipare alla UEFA Europa League 2012/13. Il 30 maggio 2012, la Commissione d’Appello UEFA aveva squalificato il club dalle competizioni europee per un anno, applicando anche una sanzione di €50.000, per debiti non pagati relativi a operazioni di trasferimento del 2007.
L’8 giugno 2012, il Busaspor ha presentato ricorso al TAS, il quale ieri ha decretato che il Bursaspor sarà escluso da una competizione UEFA alla quale si qualificherà nei prossimi quattro anni, ma che la presente esclusione è sospesa per un periodo probatorio di tre anni. La società ha inoltre ricevuto una sanzione di €250.000 euro.
La UEFA ha debitamente ricevuto e preso atto della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport, di cui rispetta l’autorità e le sentenze in qualità di organo superiore di giustizia sportiva. Tuttavia, intende esprimere disappunto e sorpresa.
Mentre i motivi della sentenza verranno esaminati con la dovuta cura una volta disponibili, la UEFA ribadisce che continuerà ad applicare le regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario in modo rigoroso, equo e assiduo.
La UEFA è convinta che i club debbano tassativamente pagare i debiti verso le altre società, e vigilerà per garantire che ciò avvenga secondo le sue regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario. Questi principi basilari di buona condotta devono essere largamente appoggiati, e non sminuiti, dalle future sentenze del TAS.
La sentenza del TAS, pertanto, non incide in alcun modo sull’implementazione delle regole di fair play finanziario, che la UEFA continuerà ad applicare in modo equo e universale.
La UEFA sottolinea che le regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario sono state appoggiate dall’intera comunità del calcio europeo e che la conformità a tale sistema è fondamentale per salvaguardare gli interessi di club e giocatori, oltre che per tutelare la sostenibilità del calcio in Europa.