Dnipro a testa alta
mercoledì 27 maggio 2015
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Il capitano Rotan considera l'avventura del Dnipro "un successo" nonostante la sconfitta in finale, mentre Seleznyov non si dà pace: "Abbiamo perso la partita più importante della nostra vita".
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Yevhen Seleznyov, attaccante Dnipro
Fa molto male. Quando arrivi in finale, pensi solo a vincerla. Invece abbiamo perso e non importa più quanto di buono abbiamo fatto in precedenza. Ho dato la medaglia a mio figlio e gli ho detto queste parole: "Ricorda: accetta solo le medaglie per le vittorie, non accontentarti mai di quella per il secondo posto.
Siamo arrivati in finale. Abbiamo fatto cose incredibili per battere grandissime squadre. Ma poi arrivi in finale e la perdi, allora a cosa serve? E' stato tutto bello, tutto eccellente, meraviglioso ... siamo arrivati a Varsavia per cercare di vincere questo trofeo. Abbiamo avuto un'opportunità unica nella vita, che non tutti hanno, ma abbiamo perso. Abbiamo perso la partita più importante della nostra vita.
Non è una tragedia, ma fa molto male a livello emotivo. Non so cosa aggiungere, fa molto male parlare in questo momento.
Ruslan Rotan, capitano Dnipro
E' difficile dire cosa ci è mancato stasera, ma possiamo considerare questa stagione un successo. Non abbiamo vinto il trofeo, ci siamo andati vicini ma i nostri avversari hanno capitalizzato i nostri errori, e noi ne abbiamo commessi di più rispetto al Siviglia. Loro sono forti, hanno vinto l'Europa League per la seconda volta di fila e non ci hanno permesso di giocare come volevamo.
A volte il problema è stato che ci siamo chiusi troppo, soprattutto dopo essere andati in vantaggio. Una volta sotto, abbiamo ripreso l'iniziativa e abbiamo pareggiato. Il secondo tempo è stato giocato in modo più aperto da entrambe le squadre, ma il Siviglia è stato bravo a sfruttare un nostro errore. Alla fine non avevamo più energie per reagire...