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Favre riabbraccia lo Zurigo

Quando Lucien Favre farà visita allo Zurigo per la seconda partita del Borussia Mönchengladbach nel Gruppo A di UEFA Europa League giovedì, riceverà di certo un caloroso benvenuto.

Favre riabbraccia lo Zurigo
Favre riabbraccia lo Zurigo ©AFP

Quando Lucien Favre farà visita all'FC Zürich per la seconda partita del VfL Borussia Mönchengladbach nel Gruppo A di UEFA Europa League giovedì, riceverà di certo un caloroso benvenuto.

I giorni di gloria dello Zurigo in Svizzera erano ormai alle spalle all'arrivo di Favre nella primavera 2003, e lo stesso allenatore non si faceva troppe illusioni. Eppure l'FCZ ha dimostrato di averci visto lungo nello scegliere il pragmatico e perfezionista Favre, che ha vinto due campionati oltre a una Coppa di Svizzera prima di lasciare per l'Hertha BSC Berlin nel 2007.

"Ho passato un periodo favoloso allo Zurigo – quei quattro anni sono stati come un sogno", ricorda il 56enne. "Mi vengono in mente moltissimi ricordi se ripenso a quel periodo". Il più memorabile è di certo quello del maggio 2006, quando Iulian Filipescu ha segnato il gol del 2-1 nel recupero contro l'FC Basel 1893 all'ultima giornata di campionato, regalando così allo Zurigo il primo titolo dal 1981.

L'influenza di Favre sullo Zurigo - e sul resto del calcio svizzero - è stata profonda; la Super League aveva di rado conosciuto una tale attenzione ai dettagli. Gli allenamenti scrupolosi e le analisi dettagliate degli avversari sono stati decisivi per lo Zurigo, ma grande attenzione è stata rivolta anche alla consapevolezza difensiva e agli anticipi.

"Una volta un giocatore poteva fare carriera anche solo grazie a doti da lottatore e alla stamina", aveva spiegato una volta Favre. "Ma questo oggi non è più possibile. Se non anticipi e non sai come comportarti in spazi stretti, sei finito".

Altrettanto fondamentale per lo Zurigo è stato l'intuito di Favre, soprattutto riguardo ai giocatori di talento. Con un budget modesto, ha messo sotto contratto giocatori delle serie minori o delle giovanili del club. Queste doti gli sono valse il passaggio all'Hertha e nel 2011 al Mönchengladbach che – come lo Zurigo nel 2003 – prima del suo arrivo non viveva giorni di gloria da molto tempo.

Non ha ancora regalato al club la vittoria nel campionato tedesco, ma la sua impronta è innegabile. Nonostante la partenza di giocatori chiave nel 2012 -Marco Reus, Dante e Roman Neustädter – ha guidato la ricostruzione del club riportando la squadra in Europa la stagione seguente.

Quando la sua squadra giovedì sarà in Svizzera giovedì, lo Zurigo saprà bene - come ai tempi in cui era allenato da Favre - chi avrà di fronte...

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