Il Víkingur crede ai miracoli

Il Víkingur, club delle Isole Faroe, è già entrato nella storia raggiungendo il terzo turno preliminare di UEFA Europa League, ma il tecnico Sigfriður Clementsen non vuole ancora fermarsi.

La scorsa settimana, la sua squadra ha eliminato a sorpresa il Tromsø IL imponendosi 2-1 nella gara di ritorno dopo lo 0-0 dell'andata. Il prossimo ostacolo sarà l'HNK Rijeka, protagonista nella fase a gironi della scorsa stagione, che giovedì sarà di scena a Torshavn. "Ci aspettiamo una sfida ancora più difficile, ma il nostro obiettivo è battere i croati per approdare ancora più in alto - ha dichiarato Clementsen -. In questo momento sembra che i giocatori riescano persino a camminare sull'acqua, quindi abbiamo una chance".

Clementsen non è nuovo ai miracoli calcistici, avendo guidato il B36 Tórshavn fino al secondo turno preliminare di UEFA Champions League nel 2006. E per sua stessa ammissione, l'ultimo exploit può essere paragonato per importanza al successo 1-0 ottenuto dalla Isole Faroe sull'Austria nella prima gara non amichevole della nazionale risalente al 1990. "Le nostre squadre stanno ottenendo risultati positici anche in trasfera e le cose migliorano poco a poco - ha spiegato -. Sono orgoglioso dei giocatori e di quanto hanno fatto. Tutto questo è fantastico per le Isole Faroe".

Il presidente del club, Brandur Jacobsen, è convinto che l'ascesa del Víkingur sia frutto del lavoro e dell'ambizione. "Diamo sempre il massimo per ottenere buoni risultati e scrivere nuove pagine di storia, come stiamo facendo ora -. Il fatto che Víkingur conti appena 2.000 abitanti rende tutto ancora più straordinario".

L'euforia che si respira in squadra è stata ben riassunta dal capitano Atli Gregersen. "E' stato straordinario sentire i tifosi cantare 'Fair Flower' [un canto popolare delle Faroe] mentre i giocatori ballavano sul campo - ha dichiarato -. Sembrava un sogno, è qualcosa che difficilmente si può descrivere a parole".