Il Ludogorets inguaia la Lazio
giovedì 20 febbraio 2014
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SS Lazio-PFC Ludogorets Razgrad 0-1
All’Olimpico primo ko europeo per i Biancocelesti, qualificazione agli ottavi in salita: decide un gol di Bezjak. Dyakov (poi espulso) e Felipe Anderson sbagliano un rigore, rosso anche a Cavanda.
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La SS Lazio è sconfitta 1-0 all’Olimpico dal PFC Ludogorets Razgrad e mette in pericolo il suo futuro in UEFA Europa League. Nell’andata dei sedicesimi di finale, gli uomini di Edoardo Reja le provano tutte per rimontare il gol di Roman Bezjak, ma devono arrendersi alla fenomenale prestazione del portiere bulgaro Vladislav Stoyanov.
Alla vigilia l’allenatore delle Aquile aveva auspicato un 2-0 per archiviare il discorso qualificazione, ma la squadra bulgara ha confermato la propria forza in trasferta, dove finora in Europa aveva sempre vinto, violando di misura il campo dei capitolini. Ai Biancocelesti servirà un’impresa a Razgrad per trovare la qualificazione.
E’ il 3-4-3 il modulo scelto da Reja per avere la meglio sui Bulgari: il tecnico di casa rilancia Lorik Cana e Michaël Ciani in difesa, mentre in appoggio a Miroslav Klose, il tecnico goriziano si affida ai giovanissimi Felipe Anderson e Keita Baldé, miglior assist-man in Europa per i laziali. Solo panchina per Juninho Quixadá nei bulgari, che si affidano al terzetto tutto fantasia formato da Mihail Aleksandrov, Marcelinho e Virgil Misidjan, alle spalle del capocannoniere biancoverde Bezjak.
Il primo sussulto della gara è al 9’, quando Aleksandrov si invola sulla destra e sul suo cross trova il tocco di mano di Cana: l’arbitro Felix Zwayer raccoglie la segnalazione dell’assistente e assegna il rigore. Dal dischetto va il capitano dei bulgari Svetoslav Dyakov, che prova un improbabile “cucchiaio”, sul quale è bravo Etrit Berisha a rimanere in piedi e a bloccare con sicurezza. L’inizio dei padroni di casa è soft, l’unico che sembra riuscire a creare scompiglio nella difesa di Stoicho Stoev è Keita Baldé, ma la prima occasione al 20’ è per Felipe Anderson, che si accentra dalla sinistra ma non inquadra la porta di sinistro.
I Biancocelesti sono poco incisivi in attacco, la manovra è lenta, così al 29’ è velocissimo Keita Baldé a scatenarsi in contropiede e a servire con un bel cross rasoterra Klose; il tedesco prova il colpo di tacco dentro l’area piccola ma non riesce a girare verso la porta di Stoyanov. Gli ospiti, sfiorano di nuovo il vantaggio, con un bolide di Marcelinho che al 35’ fa tremare la traversa di un Berisha ormai battuto. Dall’altra parte è Lucas Biglia a impegnare Stoyanov, con un destro a giro su calcio piazzato.
Al 40’ Bezjak serve al limite dell’area Aleksandrov, che sfiora il vantaggio con un bel destro al volo, ma è proprio il numero 9 a regalare l’1-0 ai Biancoverdi: il capocannoniere bulgaro batte un incerto Berisha con un gran destro da fuori area, a coronamento di una bellissima azione personale.
La ripresa si apre con un Felipe Anderson scatenato, il brasiliano prima impegna Stoyanov, che devia il suo destro sul palo; poi dopo solo un minuto conquista un rigore con una bella percussione nell’area bulgara, fermata fallosamente da Yordan Minev. E’ proprio il numero 7 Biancoceleste a incaricarsi del tiro dal dischetto, ma sul suo destro a incrociare è bravissimo a deviare Stoyanov, che si conferma in grande serata respingendo anche il tap-in a botta sicura di Senad Lulić. Gli uomini di Reja cingono d’assedio la difesa ospite e al 55’ ottengono anche la superiorità numerica, quando il capitano Dyakov rimedia il secondo giallo e mette fine a una partita davvero stregata per lui.
Stoev sceglie di rinunciare all’autore del gol Bezjak per rinforzare il centrocampo orfano del capitano, la gara dei Bulgari diventa prettamente difensiva, ma ad aiutare gli ospiti ci pensa Luis Cavanda che si fa espellere al 73’, intervenendo a gamba tesa sulla testa di Minev. La Lazio non demorde e con un rapido contropiede al 76’ sfiora il pari, con il destro al volo di Candreva salvato sulla linea da Fábio Espinho. Nel finale c’è spazio solo per due conclusioni dell’indemoniato Candreva, che trova ancora un fenomenale Stoyanov a negargli il gol e a costringere i Biancocelesti a una mesta resa.