Montella vuola una Fiorentina concentrata

E’ in corsa su tre fronti, l’obiettivo è restarci. Il più a lungo possibile. La sconfitta casalinga contro l’FC Internazionale Milano ha un po’ allontanato l’ACF Fiorentina dalle prime tre posizioni in classifica, ma Vincenzo Montella è convinto che la sua squadra – finalista di Coppa Italia – non subirà conseguenze o contraccolpi contro l’Esbjerg fB nell’andata dei sedicesimi di UEFA Europa League. “Dobbiamo giocarci la qualificazione”, sottolinea il tecnico dei Viola alla vigilia, "e per noi l’importante sarà tenere la concentrazione alta per proseguire il cammino in Europa”. Nel mirino c'è la possibile sfida con la Juventus nel turno successivo.

“Questa squadra ha già dimostrato di saper reagire a certe situazioni, non deve essere un alibi ma una motivazione a fare meglio”, spiega in conferenza stampa Montella, che non fa drammi per i tanti infortuni che finora gli hanno sempre precluso di lavorare con tutta la rosa, “Io sono ancorato alla realtà e la realtà di un allenatore è fare il meglio con quello che ha a disposizione. Le difficoltà ci sono, accadono, ma stiamo facendo un grandissimo campionato”.

A portare la Fiorentina a destinazione è stato “l’amico” Martin Jørgensen, ex giocatore Viola che come ha ricordato Montella ai giornalisti ha investito nel settore dei trasporti e desiderava fare “tirocinio”. Sull’aereo per la Danimarca non sono tuttavia saliti gli infortunati Gonzalo Rodríguez e Giuseppe Rossi, oltre a Juan Cuadrado e Juan Vargas. I principali dubbi dell’Aeroplanino sembrano però riguardare l’attacco, dove è forte la curiosità di sapere se Mario Gomez – tornato contro l’Inter dopo un lungo stop per infortunio – sarà titolare.

“Se vedremo per un tempo Gomez? Se siete nella posizione giusta lo vedrete tutta la partita”, scherza l’ex tecnico di AS Roma e Calcio Catania rivolgendosi ai cronisti, “No, non ha i 90 minuti nelle gambe, ma l’intenzione è farlo giocare, vedremo giovedì quanto...”. In rampa di lancio, oltre a Ryder Matos in attacco, sembra esserci a centrocampo Marko Bakić. “Va in campo la squadra che ha le caratteristiche migliori per vincerla. Lui è un giovane su cui abbiamo puntato”, spiega l’allenatore Viola, “ma ha bisogno di crescere e lo può fare con noi”.

Guai però a sottovalutare l'Esbjerg, anche se nel torneo danese la squadra di Niels Frederiksen è penultima in classifica: il Gruppo C chiuso alle spalle del FC Salzburg è lì a testimoniarlo. “Loro sono una squadra ordinata, assomigliano molto al Grasshopper [Club], sono ordinati e abili sugli esterni”, l’analisi di Montella, “Li rispettiamo, hanno avuto un cammino eccellente e sappiamo che la qualificazione va conquistata sul campo”.

Borja Valero, se potesse, scenderebbe subito in campo. “Mi aspetto una partita tosta, fuori casa non è mai facile e l’Esbjerg ha fatto molto bene finora”, avverte lo spagnolo, “È una gara difficile, l’Europa League lo è un po’ di più rispetto al campionato dove è normalmente più semplice studiare i nostri avversari”.

Tutte le parole di Borja sono equilibrate e calibrate per esaltare il collettivo. “Non è il centrocampo ma la squadra la nostra forza, abbiamo un bellissimo gruppo. E non è vero che sono insostituibile, qualsiasi giocatore della nostra squadra può essere sostituito degnamente, compreso me”. La possibilità di deconcentrazione o appaggamento, retaggio della finale di Coppa Italia, sono rischi rispediti al mittente. “Non dobbiamo accontentarci, dobbiamo fare di più”, suona la carica lo spagnolo, “La [UEFA] Champions League è vicina, vogliamo lottare anche per la Coppa Italia e in Europa. Abbiamo una bella possibilità quest’anno e vogliamo fare di più per raggiungere obiettivi più grandi”.