González, l’uomo dai gol "pesanti"
giovedì 21 febbraio 2013
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Dopo la rete alla Juve in Coppa Italia, “El Tata” si è ripetuto con il Borussia aiutando la Lazio a raggiungere gli ottavi di UEFA Europa League: "E’ bello segnare, ma il mio lavoro è fare 'la lotta e la guerra' in mezzo al campo".
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Il suo rendimento non è più una sorpresa. Ma ora si sta scoprendo anche l’uomo dai gol pesanti: dopo quello alla Juventus nella semifinale di Coppa Italia, ha realizzato il primo in Europa al Borussia Mönchengladbach, aiutando la S.S. Lazio a raggiungere gli ottavi di UEFA Europa League. Contro i tedeschi, Álvaro González ha offerto la solita, ottima prestazione, un mix di quantità e qualità: il centrocampista uruguaiano è ormai una pedina fondamentale nello scacchiere di Vladimir Petković.
“E’ bello segnare, quest’anno ho iniziato bene con questi due gol”, ammette a UEFA.com il 28enne di Montevideo, che ha segnato un gol anche in campionato, contro l’Udinese Calcio, “Penso però che il mio lavoro sia un altro, a volte non si nota tanto perché io sono più un giocatore che fa «la lotta e la guerra» in mezzo al campo, proteggo gli altri compagni che sono quelli che devono segnare. Quando arrivo in porta e faccio gol ovviamente sono più contento, ma sono tranquillo anche quando non segno e sono soddisfatto delle mie prestazioni”.
Questa sera all’Olimpico la Lazio è scesa in campo con lo spirito giusto, quello che le aveva chiesto il tecnico alla vigilia. “E’ stata una partita che abbiamo iniziato dal primo minuto con tanta voglia, con l’atteggiamento giusto”, concorda González, “Abbiamo giocato per vincere anche se magari il pareggio ci andava bene per la qualificazione, non ci siamo tirati indietro. Abbiamo trovato subito le reti della tranquillità e penso che questa sera la Lazio abbia fatto una grande prova di squadra”.
Ora la Lazio si troverà davanti il VfB Stuttgart, che in campionato è dodicesimo e ha appena interrotto una serie di cinque sconfitte consecutive, mentre in Europa League ha eliminato il KRC Genk dopo aver superato faticosamente la fase a gironi. “Abbiamo molta fiducia”, sottolinea il numero 15 Biancoceleste, “anzi penso che ogni volta che passi un turno ne acquisti ancora di più. Troveremo una squadra forte, che magari nel campionato non sta andando benissimo, ma se sono arrivati fino a questo punto vuol dire che lo hanno meritato: dobbiamo stare attenti, giocare al 100%, se ci riusciremo sono convinto che potremo andare ancora più avanti”.
Il suo soprannome è “El Tata”, il saggio, perché già da bambino parlava con la voce impostata da adulto: i compagni faranno bene ad ascoltare i suoi consigli…