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Profilo finalista: Athletic Club

Il tecnico Marcelo Bielsa ha cambiato radicalmente lo stile di gioco della formazione basca, che si è qualificata per la finale di UEFA Europa League e per quella di Coppa del Re.

L'Athletic festeggia la vittoria in semifinale
L'Athletic festeggia la vittoria in semifinale ©AFP/Getty Images

L'Athletic Club ha eliminato squadre come Manchester United FC, FC Schalke 04 e Sporting Clube de Portugal e ha raggiunto la prima finale europea dal 1976/77. Il tecnico Marcelo Bielsa, arrivato la scorsa estate, ha cambiato radicalmente lo stile di gioco della formazione basca, che si è qualificata per la finale sia in UEFA Europa League che in Coppa del Re (dove il 25 maggio affronterà l'FC Barcelona). Mentre Javi Martínez ha dato tranquillità proteggendo la difesa, Ander Herrera a centrocampo e gli attaccanti Iker Muniain e Fernando Llorente hanno unito le forze per entusiasmare i tifosi a suon di gol.

Storia della stagione
Dopo la promozione del Trabzonspor AŞ (rivale agli spareggi di Europa League) in UEFA Champions League, all'Athletic è stato concesso un posto alla fase a gironi contro Paris Saint-Germain FC, FC Salzburg ed ŠK Slovan Bratislava. L'undici di Bielsa ha concluso in vetta al girone con 13 punti, perdendo solo in casa del PSG.

Ai sedicesimi, l'Athletic si è imposto contro l'FC Lokomotiv Moskva grazie ai gol in trasferta, mentre agli ottavi ha battuto il Manchester United sia in casa che fuori e si è qualificato per la sfida successiva contro lo Schalke. In Germania, i padroni di casa sono stati battuti 4-2, mentre il 2-2 nella serata piovosa di Bilbao ha mandato l'Athletic in semifinale. Lo Sporting è stato certamente l'avversario più difficile da battere ma, dopo aver vinto a Lisbona per 2-1, è stato affondato da un gol all'88' di Llorente al ritorno ed eliminato con un 4-3 complessivo.

Curriculum nelle finali UEFA
G1 V0 P1
Coppa UEFA 1976/77 – 2-2 contro la Juventus (2-1 in casa e 1-0 fuori, sconfitta per i gol in trasferta)

Risultati contro l'Atlético
L'Athletic conosce fin troppo bene l'Atlético, con cui ha partecipato alla prima edizione del campionato spagnolo nel 1929. Le squadre si sono affrontate 150 volte in Liga, con un bilancio di 64 vittorie dell'Atlético contro le 59 dell'Athletic. La rivalità in Coppa del Re risale addirittura al 1921, quando l'Athletic ha battuto i colchoneros per 4-1 in finale. Le due sfide successive si sono concluse con una vittoria ciascuno (Athletic nel 1956 e Atlético nel 1985), mentre negli altri otto confronti ai turni a eliminazione diretta si ha un bilancio di parità.

Questa stagione, l'Athletic ha vinto la gara di campionato casalinga a ottobre per 3-0 con due gol di Fernando Llorente, ma la doppietta di Falcao a marzo ha consegnato all'Atlético la vittoria per 2-1 al Vicente Calderón.

Momento chiave
Contro un Manchester United che arrivava dalla UEFA Champions League, l'Athletic non ha rinunciato ad attaccare davanti a quasi 8000 tifosi all'Old Trafford e ha meritato una vittoria per 3-2 che – sommata al 2-1 nella gara di ritorno – gli ha regalato un posto ai quarti di finale.

La frase: Gorka Iraizoz, portiere dell'Athletic
"Per il club, i giocatori e i tifosi è qualcosa di straordinario e dobbiamo godercelo. I tifosi hanno l'Athletic nel cuore e ora cercheremo di farli gioire anche a Bucarest".

Capocannoniere
Non è una sorpresa che il capocannoniere dell'Athletic nel torneo sia Llorente. L'attaccante ha segnato sette gol in 13 gare di Europa League e, nonostante un problema all'anca e al ginocchio, rimane il fulcro offensivo della squadra. Il potente tiro al volo nel 2-1 contro lo United al ritorno degli ottavi è il suo gol più bello della stagione, ma il più importante resta quello nei minuti finali contro lo Sporting.

L'eroe inatteso
La versatilità e la mole di lavoro di Óscar de Marcos sono spesso passate inosservate a scapito di giocatori più vistosi come Llorente, Muniain, Herrera o Markel Susaeta, ma il contributo del 22enne centrocampista non è stato meno importante. L'ex Deportivo Alavés è stato schierato su entrambe le fasce o nel ruolo di centrocampista centrale, siglando anche quattro gol in Europa League.

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