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Simeone mette nei guai la Lazio

S.S. Lazio - Club Atlético de Madrid 1-3
L'Atletico Madrid, guidato dal Cholo, sbanca l'Olimpico e ipoteca la qualificazione: sblocca Klose, poi segnano Adrián López e due volte Falcao.

Simeone mette nei guai la Lazio
Simeone mette nei guai la Lazio ©UEFA.com

Se non è un’ipoteca, poco ci manca. Nell’andata dei sedicesimi di finale di UEFA Europa League, il Club Atlético de Madrid sbanca lo Stadio Olimpico e costringe la S.S. Lazio al miracolo nella gara di ritorno in programma tra una settimana allo stadio Vicente Calderón: il 3-1 consente infatti ai Colchoneros di poter addirittura perdere 2-0 e qualificarsi al turno successivo, oltre che dare agli spagnoli la possibilità di giocare con due risultati su tre a disposizione.

Al gol di Miroslav Klose (arrivato grazie anche a un errore di Thibaut Courtois), rispondono Adrián López e Falcao con una doppietta, a condannare una Lazio distratta in difesa e quasi mai capace di impensierire la retroguardia madrilena, al contrario sempre attenta e vigile sulle rare offensive dei biancocelesti.

4-2-3-1 speculari quelli schierati dai due tecnici: Edoardo Reja si affida in avanti al solo Klose, con Álvaro González, Hernanes e Antonio Candreva alle spalle del bomber tedesco, che oggi tocca quota 80 presenze in competizioni UEFA. Dall’altra parte Diego Pablo Simeone (premiato con una targa ricordo dai tifosi della Lazio, squadra in cui ha militato dal 1999 al 2003) sceglie Falcao come unico vero terminale offensivo, supportato da Adrián López, Diego e Koke, quest’ultimo preferito ad Arda Turan. 

Il primo sussulto del match arriva dopo soli 58 secondi, quando Diego libera al tiro Falcao, con il destro dell’attaccante colombiano che si spegne alto. La Lazio, in avvio, sembra contratta, ma con il passare dei minuti Cristian Ledesma e Matuzalem iniziano a manovrare bene la palla, complice anche un pressing dei centrocampisti dell’Atlético meno asfissiante rispetto a quello delle prime battute.

Il centrocampo spagnolo non fa pressione neppure su Candreva al 19’, con l’ex fantasista arrivato a gennaio dall’AC Cesena che calcia dai 25 metri: goffo l’intervento di Courtois, sulla cui respinta si avventa come un falco Klose, che firma il quindicesimo gol stagionale, tra campionato e coppa. La squadra di Simeone reagisce prontamente e al 25’ trova il pareggio: cross all’apparenza innocuo da destra di Juanfran, torre di Falcao e tocco vincente di Adrián López con la difesa della Lazio ferma a chiedere una posizione irregolare che non c’è, perché Candreva tiene tutti in gioco.

Dopo il botta e risposta nel giro di sei minuti, la gara cala di ritmo, ma a riaccenderla è il vantaggio dei Colchoneros che, a dire la verità, arriva più per demeriti della difesa della Lazio che per merito degli spagnoli. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, il colpo di tacco di Adrián López libera Diego: il diagonale del brasiliano attraversa tutto lo specchio della porta, Abdoulay Konko si addormenta e Falcao fa 2-1. Prima dell’intervallo, ancora Falcao protagonista, ma il suo colpo di testa su cross da sinistra di Filipe Luis, Federico Marchetti blocca a terra. 

Nella ripresa, subito un cambio “forzato” per Reja, costretto a lasciare negli spogliatoi l’infortunato Giuseppe Biava: al suo posto, Marius Stankevičius. All’8’, invece, dentro Libor Kozák per González. La Lazio, costretta a gettarsi all’attacco per raddrizzare il risultato, concede inevitabilmente spazio al contropiede dell’Atletico che, poco dopo l’ingresso in campo dell’attaccante ceco, rischia di subire il 3-1. Provvidenziale il salvataggio di Luciano Zauri sul tentativo di Koke. I biancocelesti, però, sono costretti a inchinarsi ancora al 18’, quando Adrián López fugge via sulla fascia destra e offre a Falcao un pallone solo da spingere in rete. 3-1 e notte fonda per la squadra di Reja.

Un gol che manda i titoli di coda sulla partita, con la Lazio che quasi si arrende al suo destino e l’Atletico che controlla agevolmente il risultato. Simeone regala la passerella a Diego e Juanfran (dentro Arda Turan e Salvio), mentre Reja fa entrare il baby Zampa al posto di Ledesma. I padroni di casa non provano neppure ad accorciare le distanze: ci proveranno giovedì prossimo a Madrid, ma le speranze di proseguire l'avventura europea ora sono davvero minime.

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