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Quasi una finale per Guidolin

Il tecnico friulano sa bene che all'Udinese basterà un punto contro il Celtic per centrare la qualificazione, ma non dà comunque nulla per scontato: "Servirà una grande prestazione".

Quasi una finale per Guidolin
Quasi una finale per Guidolin ©Getty Images

Due risultati su tre a disposizione, con l’obbligo di evitare la sconfitta per scollinare ai sedicesimi di finale della UEFA Europa League. Ecco quanto basta all’Udinese Calcio nell’ultima sfida del Gruppo I che la vedrà opposta al Celtic FC.

I calcoli matematici, con la classifica a favore della squadra italiana che può contare tre punti di vantaggio sugli scozzesi, non sono però garanzia sufficiente per Francesco Guidolin, allenatore quanto mai guardingo e rispettoso del proverbiale orgoglio scozzese, abbinato al blasone e alla tradizione che vede il Celtic più abituato a giocare partite decisive nelle competizioni europee.

“Ha buone individualità, grande ritmo e grande temperamento, mi sembra una squadra ben allenata e molto tonica, ma come loro anche noi ci teniamo e cercheremo di passare il turno. Di certo ci vorrà una grande Udinese per battere una grande squadra, forte e preparata e di grande tradizione come il Celtic. Dovremmo quindi essere molto attenti e cercare di sviluppare la partita per le nostre caratteristiche senza fare calcoli visto che tante volte i calcoli non portano al successo. E’una finale e bisogna giocare bene in tutti i settori del campo, in tutte e due le fasi ed essere pungenti nelle occasioni stando attenti dietro”.

Nelle parole dell’allenatore dell’Udinese è percepibile il rispetto per un avversario disposto a giocarsi tutte le chanche rimaste a disposizione e che sarà accompagnato al Friuli da oltre mille sostenitori. Ed è a loro che si rivolge Neil Lennon, l’allenatore del Celtic.

“Noi stiamo crescendo e guardando a quanto fatto finora possiamo essere già soddisfatti, ma questo non basta e quindi daremo il massimo sapendo che comunque vada per noi questa coppa è stata una buona occasione per fare esperienza in vista del campionato, che è la nostra priorità. Penso che siamo in una buona forma, la nostra sicurezza sta migliorando e veniamo da sei vittorie consecutive. Inoltre siamo una squadra giovane e penso che questa sia una grande occasione per noi”.

Non manca quindi il rispetto reciproco e una stima che i due tecnici hanno maturato anche nel corso della partita di andata giocata a Glasgow lo scorso 29 settembre, quando le due squadre pareggiarono per 1-1 con un rigore per parte. Allora la sfida non vide protagonista Antonio Di Natale, presentatosi in conferenza stampa a fianco del tecnico dell’Udinese.

“Non dobbiamo pensare di avere già passato il turno, ma dare il massimo perché in questa partita ci giochiamo tutti i sacrifici fatti lo scorso anno”. Questo il pensiero del capocannoniere della serie A nelle ultime due stagioni. Un primato che ha fatto scalpore anche in Scozia, con Lennon ammirato dai numeri dell’attaccante napoletano in forza all’Udinese.

“Di Natale ha un livello internazionale , ha classe e probabilmente mi auguro di non incontrarlo, ma vorrei ricordare che l’Udinese non è solo Di Natale, ma una squadra forte con un grande centrocampo e che per noi sarà difficile da affrontare, con qualunque formazione essa si presenti”.

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