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Reja non getta la spugna

Nella giornata conclusiva del Gruppo D, i Biancocelesti devono battere lo Sporting e sperare che il Vaslui non faccia altrettanto in casa dello Zurigo. Il tecnico: "Anche se abbiamo solo una possibilità, dobbiamo dare il massimo".

Reja non getta la spugna
Reja non getta la spugna ©Getty Images

Vincere potrebbe non bastare. La S.S. Lazio è ancora in corsa per la qualificazione ai sedicesimi di UEFA Europa League, ma non è più artefice del proprio destino: per raggiungere l’obiettivo, i Biancocelesti devono battere lo Sporting Club de Portugal nell’ultima giornata del Gruppo D e sperare che l’FC Zürich – già eliminato – ottenga un risultato positivo nella sfida casalinga contro l'FC Vaslui.

"Do importanza al 100% a questa gara”, spiega Edoardo Reja nella conferenza stampa della vigilia, “Sento dire che lo Sporting è già qualificato e non darà il massimo: non ci credo. Noi, anche se abbiamo solo una possibilità, dobbiamo sempre dare il massimo. Per noi deve essere la partita della vita e faremo di tutto per passare il turno; cercheremo di vincere, anche se loro sono un’ottima squadra”.

Convincente in campionato, balbettante in Europa League, dove è con le spalle al muro: il tecnico della Lazio ha una sua teoria per questa differenza di rendimento. “Mi tornano in mente prestazioni come quella di Lisbona, ad esempio, e penso che non meritavamo la sconfitta”, ricorda Reja, “Abbiamo indubbiamente sbagliato la gara interna con il Vaslui e lo stiamo ancora pagando: in Europa serve la mentalità giusta e giocare al massimo delle forze. Serve consapevolezza perché quando si gioca in Europa è necessaria una diversa interpretazione della partita”.

I dubbi sulla formazione non sono ancora sciolti. Vanno verificate le condizioni di Radu, considerando anche che al suo impiego è legata la possibilità di far riposare Senad Lulić. Spazio dal primo minuto anche per Giuseppe Sculli e Cissé, mentre in attacco c’è un ballottaggio tra Tommaso Rocchi e Libor Kozák. Tra i pali ci sarà Albano Bizzarri, visto l’infortunio riportato da Federico Marchetti nella sfida contro l’US Lecce che terrà il numero 1 della Lazio lontano dai campi fino a dopo le feste. “Bizzarri merita questa possibilità, anche se è un po’ che non gioca sarà il nostro portiere”, conferma il tecnico.

Una presenza negli spareggi contro il FK Rabotnicki, una in campionato sabato scorso al Via del Mare: Bizzarri ritrova la maglia da titolare ed è intenzionato a blindare la sua porta. “Il mio livello di forma è buono: quando sono stato fermo infatti ho lavorato”, spiega, “Magari può mancarmi il campo, ma posso aiutare la squadra e su questo non c’è dubbio. Torno titolare con lo spirito di aver aspettato tanto per avere una opportunità e ora, anche se so quali sono i motivi per cui gioco, aiuterò la squadra in ogni modo”.

L’argentino non sente il peso della responsabilità. “E’ un grande stimolo poter giocare qualche partita consecutivamente”, riflette, “Marchetti è uno dei migliori portieri d’Italia, sta facendo veramente bene ed è in gran forma. Abbiamo un rapporto sano e questa è la cosa più importante in questi casi, perché se il rapporto è gradevole si lavora meglio. Noi siamo qui alla Lazio per lavorare e non per giocare contro l’altro, rispettiamo le scelte dell’allenatore e basta”.

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