Scontro al vertice in Friuli
mercoledì 19 ottobre 2011
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Guidolin e Manzano preferiscono non parlare dei tre punti che valgono il primato solitario nel girone. Il tecnico friulano vuole dosare le forze e lancia Floro Flores in attacco.
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Vale il primato nel Gruppo I della UEFA Europa League la sfida tra l’Udinese Calcio e il Club Atlético de Madrid, ma in sede di presentazione nessuno tra tecnici e giocatori ne parla. Non lo fa Francesco Guidolin, allenatore dei friulani più orientato a mettere in evidenza il valore degli avversari, e non lo fa nemmeno Gregorio Manzano, impegnato a ricacciare la pressione derivante dall’assenza di vittorie, con la sua squadra a secco dal 21 settembre nella Liga.
Eppure l’occasione è ghiotta perché la vincente del match allo stadio Friuli guarderebbe tutti dall’alto in vista del ritorno del 3 novembre al Vicente Calderon di Madrid. Quello che sembra piuttosto interessare a Guidolin, è la gestione delle forze per affrontare l’Atlético. “Ci teniamo molto a questa competizione e manderò in campo una squadra equilibrata che può sicuramente fare bene contro un avversario molto forte, probabilmente il più forte di questo girone. Chi giocherà? Antonio Floro Flores e Pablo Armero partiranno dall’inizio mentre spero che Antonio Di Natale possa essere a disposizione. Ha avuto un piccolo dolorino alla gamba e se ci sarà un minimo rischio non lo utilizzerò”.
Di Natale si è allenato regolarmente, figura nella lista dei convocati e quindi sarà a disposizione, al pari di Giampiero Pinzi, un altro bianconero che dovrebbe essere della partita essendo anche squalificato in campionato. Poca pretattica quindi per Guidolin, disposto a concedere un paio di punti di riferimento al collega Manzano, più riservato a riguardo non appena si è toccato il discorso formazione. “Non posso dire se Josè Antonio Reyes e Mario Suarez giocheranno dall’inizio. Dico solo che Reyes, prima o dopo, scenderà in campo in una squadra competitiva. In questo tipo di partite è importante avere due o tre cambi per garantire freschezza e avere una buona intensità fisica. Il giocatore decisivo? Penso che Gabi prenderà sulle spalle la squadra in questa partita”.
Una sfida che in casa bianconera considerano affascinate anche per il confronto tra due differenti scuole calcistiche, come lascia intendere Guidolin: “L’Atlético è una squadra di giocatori di classe, giocatori di qualità, inseriti in un contesto spagnolo che prevede l'occupazione degli spazi e molti giocatori nella zona della palla che non viene alzata quasi mai. E davanti hanno giocatori molto forti, quindi noi dobbiamo fare la partita della vita”.
Massimo rispetto per gli spagnoli, dunque, e anche per Diego, una vecchia conoscenza del calcio italiano che a Udine ha già giocato segnando in maniera indelebile il quarto di finale di Coppa UEFA del 2009: doppietta decisiva con la maglia del'SV Werder Bremen. “Diego è un giocatore di grande classe che sa esaltare la sua squadra. Per fermarlo dobbiamo fare sì che i rifornimenti siano impediti, quindi il discorso comprende tutta la squadra”, spiega Guidolin, che avverte i suoi alla massima attenzione. Sul fronte opposto, Manzano promette intensità. “Non è stato facile battere il Celtc [FC] e pareggiare in Francia, e non sarà facile qui, ma cercheremo di mettere in difficoltà l’Udinese sul piano dell’intensità”.