Agüero vuol chiudere in bellezza

Sergio Agüero è convinto che il Club Atlético de Madrid chiuderà in bellezza una stagione lunga ed estenuante aggiudicandosi l'edizione inaugurale della UEFA Europa League ad Amburgo contro il Fulham FC.

La formazione madrilena aveva vinto solo cinque delle prime 20 gare stagionali e non aveva centrato nemmeno un successo nella fase a gironi di UEFA Champions League group stage, ma dopo il passaggio in UEFA Europa League i Colchoneros hanno ingranato la quinta, eliminando Galatasaray AŞ, Sporting Clube de Portugal, Valencia CF e Liverpool FC nel loro cammino verso la finale.

"Sarà una partita fondamentale per noi, perché abbiamo dato molto in questa stagione e non abbiamo ancora ricevuto nulla in cambio - ha spiegato Agüeroa UEFA.com -. Io non ho mai giocato una finale prima d'ora, perciò mi auguro di dare il massimo e di contribuire alla vittoria. non sarà facile, perché si tratta di una partita secca, ma siamo fiduciosi".

Tra l'Atlético e il suo secondo successo europeo c'è però il Fulham. nessuno si immaginava che i londinesi potessero arrivare in finale ad inizio stagione, ma i Cottagers hanno avuto la meglio di squadre del calibro di  FC Shakhtar Donetsk, Juventus, VfL Wolfsburg e Hamburger SV. Agüero sa bene che non sarà facile batterli.

"Il Fulham è in finale perché ha giocato bene e può contare su ottimi calciatori - ha ribadito il nazionale argentino -. Stiamo provando a pensare alla partita di mercoledì come a una gara come le altre, ma è una finale. Il calcio inglese è molto competitivo e il Fulham è una delle migliori squadre di Premier League. Daranno il massimo per vincere, proprio come noi, e per superarli dovremo rimanere concentrati come abbiamo fatto nelle ultime gare".

L'Atlético disputerà anche la finale di Copa del Rey contro il Sevilla FC il 19 maggio e Agüero è convinto che la scelta di ingaggiare Quique Sánchez Flores per la panchina lo scorso ottobre si sia rivelata vincente. "Abbiamo cominciato male, ma Quique ha rimesso le cose a posto", ha spiegato l'attaccante 21enne.

"Ci ha spiegato che cosa si aspettava da noi ruolo per ruolo e a gestire meglio il possesso di palla. Ci ha resi una squadra più organizzata sul campo e di conseguenza abbiamo acquisito fiducia in noi stessi. Se siamo qui, lo dobbiamo a lui".