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L'ultimo desiderio di Buffon: 'Ho sempre voluto vincerla'

Pronto per la 150esima presenza nelle competizioni UEFA, Gianluigi Buffon parla delle semifinali contro il Monaco e ricorda i traguardi sfiorati in passato, che aumentano la voglia di riscatto in UEFA Champions League.

Gianluigi Buffon dopo la finale di UEFA Champions League del 2015
Gianluigi Buffon dopo la finale di UEFA Champions League del 2015 ©Getty Images

Sul Monaco ...

Ti svelo un retroscena. Verso il 30’ della partita che giocarono con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: “Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi”. Questo ti fa capire quanto li rispettiamo e il loro valore. Non sono una squadra arrivata in semifinale per caso. Giocano un calcio molto prepositivo, vivace, è una squadra brillante, una squadra fisica, che ha qualità e in alcuni elementi anche tanta esperienza. Sappiamo che se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincere la Champions dobbiamo superare un altro ostacolo che sul campo è duro come il Barcellona. Poi magari a livello di notorietà non è considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì.

Sui suoi 39 anni...

Kylian Mbappé: nato ieri
Kylian Mbappé: nato ieri©AFP/Getty Images

Mbappé è del 98. Avevo fatto già il mondiale in Francia quando è nato. E’ il bello della vita, di essere longevi. Il poter incontrare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera vissuta.

Facendo due pensieri l’altro giorno, dicevo che sono riuscito a collegare quasi tre generazioni. Giocavo con quelli degli anni '50 e '60 e finirò con quelli del 2000. E’ un arco temporale enorme. Questo è molto stimolante, sapere di giocare contro i futuri Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar è molto bello.  Magari tra 10 anni, quando avrò smesso, questi saranno dei campioni affermati e avrò sempre il ricordo di averli affrontati all’alba della loro carriere.

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Sulle finali perse...

Quella del 2003 è stata molto dolorosa sì, ma avendo poco più di 20 anni ero abbastanza sereno perché ero convinto di giocarne tante altre e vincere questa coppa facilmente. Questa è anche l’esuberanza del ragazzo, penso sia giusto che ci sia. Abbiamo sbagliato tre rigori quando io ne avevo parati due. Si vede che non era destino. Si vede che non siamo stati abbastanza bravi e lo sport, la vita ha premiato chi se l’è meritato di più.

Sì feci veramente una parata sublime [su Inzaghi], di un livello molto alto. Poi capita in una finale e vale ancora di più. Il grande dispiacere è proprio quello. Essendo stato protagonista assoluto di una partita così, con quella parata e altre buone cose, mi dispiacque ancora di più non aver vinto.

2003: 'Ero convinto che ne avrei vinte molte altre'
2003: 'Ero convinto che ne avrei vinte molte altre'©Getty Images

Nel 2013 non abbiamo perso al fotofinish. Abbiamo perso contro una squadra che sicuramente era migliore di noi. Noi abbiamo fatto una gara a viso aperto come dovevamo fare perché probabilmente eravamo già soddisfatti e contenti di giocarci una finale ed essere arrivati a quel punto. Questa volta se dovesse capitare di raggiungere quell’obiettivo, è chiaro che la soddisfazione sarebbe solo a vittoria conseguita

Dopo il ritorno di quest'anno contro il Barcellona ero molto felice, ovviamente, ma non ho festeggiato troppo perché a un certo punto o vinci la coppa o ci rimani male. Visto che sono rimasto deluso tante volte, voglio vincere prima di lasciarmi andare ai festeggiamenti!

Sulla vittoria finale...

Significherebbe probabilmente la gioia più grande della mia vita, con la coppa del mondo. Sarebbe quasi un segno del destino, un percorso fatto di fatica e di sudore, di speranza, di ostinazione, coraggio che la vita mi ha messo davanti e io ho avuto l’ambizione, la ferma convinzione di poterci riuscire. Di voler passare tutte queste tappe insieme alla Juve, ai tifosi, ai compagni. Sarebbe davvero bello, se accadrà ne riparleremo….