In the Zone: le qualità individuali del Real Madrid fanno la differenza
mercoledì 5 marzo 2025
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L'osservatore tecnico UEFA Rafa Benítez trae una lezione importante dai gol segnati martedì al Santiago Bernabéu.
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"Nel complesso sono state decisive le individualità. Le due squadre si sono controllate a vicenda, ma sono stati i singoli a fare la differenza".
Questa è la sintesi di Rafa Benítez, osservatore tecnico UEFA e vincitore della UEFA Champions League con il Liverpool, dell'ottavo di finale di martedì tra Real Madrid e Atlético de Madrid al Santiago Bernabéu. È stata una gara molto combattuta, con poche occasioni nitide e decisa da tre gol di pregevole fattura.
Questa analisi in collaborazione con FedEx illustra ciò che ha reso unico ogni gol, soffermandosi sulla sempre maggiore importanza dell'uno contro uno nel calcio moderno.
Analisi del gol di Rodrygo
Partendo dal primo gol, Carlo Ancelotti ha dichiarato che la sua strategia offensiva ha dato subito i suoi frutti. "Il piano era di guardare gli esterni, cioè Vinícius Júnior e Rodrygo, in modo che potessero andare uno contro uno. Ha funzionato già alla prima azione", ha detto ai giornalisti.
Se questo era l'aspetto tattico, vale la pena considerare anche i singoli dettagli. Secondo Benítez "c'è un ottimo movimento di Rodrygo, che sa cogliere l'attimo per andare alle spalle della difesa". Come mostra il video, il brasiliano è già partito quando Fede Valverde lancia il pallone sulla fascia.
Al contrario, il terzino avversario Javi Galán non è ancora pronto. "Rodrygo è pronto a correre", ha aggiunto Benítez, "quindi è avvantaggiato perché è già in movimento".
A fine gara, il Player of the Match ha espresso il seguente commento a Movistar Plus: "C'è stata un bella intesa con Fede. Ha letto molto bene il mio movimento e ha messo la palla alle spalle del difensore. Sono riuscito ad andare all'interno e poi ho calciato di sinistro. Lo faccio spesso in allenamento e oggi ha funzionato".
Fulmini a ciel sereno: prima Alvarez, poi Brahim Díaz
Se il primo gol è arrivato grazie a un'azione esplosiva, i minuti successivi sono stati caratterizzati da poche emozioni e pochi contropiede. Piuttosto è stata una partita prudente e i gol di Julián Alvarez e Brahim Díaz sono arrivati quasi dal nulla. Come quello di Rodrygo, però, entrambi nascono da un attaccante che ha la meglio nell'uno contro uno e viene premiato per il suo coraggio.
Prima il pareggio dell'Atleti, il meraviglioso tiro a giro che ha regalato ad Alvarez il suo settimo gol in Champions League. Come contro il Leverkusen, l'argentino lo ha letteralmente inventato dal nulla. "In partite come questa, i giocatori più forti si fanno valere", ha detto il suo compagno Marcos Llorente.
Il video sopra ripropone il gol. Come sottolinea Benítez, Alvarez approfitta dell'intervento a vuoto di Eduardo Camavinga, supera il francese, si accentra fa partire una conclusione che batte Thibaut Courtois.
Infine il gol vittoria di Brahim Díaz a dieci minuti dalla fine del secondo tempo. Come si vede nel video, le combinazioni del Madrid costringono l'Atleti a uscire e creano spazi da esplorare, ma il resto è merito dell'autore del gol. "È la bravura di Brahim negli spazi stretti", ha detto Benítez.
Con il suo gioco di gambe, l'ex milanista ha la meglio nell'uno contro uno con il difensore centrale José María Giménez, mandandolo fuori tempo e aprendosi un varco per concludere. Benítez ha elogiato le sue doti tecniche e ha aggiunto: "Anche Emilio Butragueño faceva così: cambiava rapidamente direzione e poi concludeva".
Lezione importante: lavorare sull'uno contro uno
Secondo Benítez, questi tre gol illustrano un punto fondamentale per l'allenatore. "Sottolineano quanto sia importante migliorare nel dribbling e nel difendere in situazioni di uno contro uno, perché ce ne sono sempre di più", ha detto. "Poiché nel calcio moderno le squadre vogliono pressare alto, il gioco si sposta sempre più verso l'uno contro uno: la tecnica individuale può fare la differenza, sia in fase di difesa che di attacco".
"Il gioco si sposta sempre più verso l'uno contro uno e la tecnica individuale può fare la differenza"
Per chi allena i giovani, quindi, è importante lavorare per migliorare quanto segue:
- Capacità di dribbling in attacco, in modo che i giocatori possano superare gli avversari
- Consapevolezza difensiva dei giocatori in situazioni di uno contro uno
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