Profilo: Rinus Michels
domenica 7 agosto 2016
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Inventore del "calcio totale", Rinus Michels ha conquistato l'Europa con l'Ajax e l'Olanda, trovando un antidoto efficace al vecchio catenaccio.
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Le prove
• Ha vinto quattro campionati e una Coppa dei Campioni con l'Ajax (1970/71) dopo aver perso la finale del 1968/69 contro l'AC Milan.
• Ha portato l'Olanda in finale di Coppa del Mondo FIFA 1974, perdendo contro la Germania, ma ha vinto il Campionato Europeo UEFA del 1988 con un'altra generazione di giocatori.
• Inoltre, ha vinto Coppa delle Fiere, Liga e Coppa del Re con il Barcellona e una Coppa di Germania con il Colonia.
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La testimonianza degli esperti
"Ha messo l'Olanda sulla mappa del calcio mondiale e ancora oggi se ne vedono gli effetti. Con lui, al primo posto c'era il risultato, ma anche la qualità. Sia da giocatore che da allenatore, nessuno mi ha insegnato più di lui".
Johan Cruyff, ex giocatore dell'Ajax e dell'Olanda e allenatore di Ajax e Barcellona
"L'unica squadra che ho visto giocare diversamente è stata l'Olanda ai mondiali del 1974. Da allora, tutto è stato più o meno sempre uguale. Guardarli giocare era bellissimo".
Carlos Alberto, ex capitano del Brasile
"Ha cambiato il calcio e la mentalità. Nel 1974 ci chiamavano "arancia meccanica": non andavamo semplicemente avanti e indietro, ma pressavamo molto e rischiavamo in difesa. I difensori andavano avanti, mentre gli attaccanti arretravano. Usavamo persino il portiere come libero fuori area".
Wim Rijsbergen, ex difensore dell'Olanda
"Quando è arrivato Michels, ha cambiato giocatori e modo di allenarsi. È stata la preparazione fisica più dura che abbia mai visto: a volte facevano quattro allenamenti al giorno. Inoltre, ha introdotto il ritiro all'italiana prima delle grandi partite. Iniziavamo a lavorare al mattino e finivamo la sera. Non era una brutta persona, era solo molto rigido con i giocatori ed esigeva una grande disciplina. Il messaggio era chiaro: se a qualcuno non piaceva qualcosa, era libero di andarsene".
Piet Keizer, ex ala dell'Ajax
"Facevamo di tutto con il pallone. Prima di ogni stagione c'era una settimana di preparazione durissima, con cinque allenamenti al giorno. Era come un campo militare".
Sjaak Swart, ex ala dell'Ajax
La storia
Nato ad Amsterdam e cresciuto a poca distanza dal vecchio stadio Olimpico, Michels è stato attaccante dell'Ajax dal 1946 al 1958, esordendo in prima squadra con cinque gol. Tornato ai lancieri per allenarli nel 1965, ha modernizzato il club e introdotto un nuovo sistema tattico, portando alla ribalta campioni come Johan Cruyff e conquistando il mondo intero. Scomparso nel 2005 a 77 anni, Michels è stato nominato allenatore del secolo dalla FIFA nel 1999.
Il metodo
La leggendaria Ungheria e l'Ajax di Jack Reynolds hanno ispirato il calcio totale di Michels, basato sull'intercambiabilità dei ruoli e sul costante pressing sugli avversari. "Parlavamo sempre di spazi - ha ricordato Barry Hulshoff, ex difensore dell'Ajax -. Johan Cruyff cercava sempre di capire dove dovevamo correre, dove dovevamo stare e se muoverci o meno". Soprannominato "il generale", Michels non lasciava spazio all'improvvisazione, richiedendo uno sforzo e una consapevolezza immensi ma offrendo sempre grandi risultati
Le dichiarazioni famose
"Il calcio è un po' come una guerra. Se sei troppo diplomatico perdi".
"È un'arte perché bisogna formare l'undici titolare, trovare il giusto equilibrio tra giocatori creativi e di quantità, tra difesa e attacco, senza mai dimenticare la qualità degli avversari e i problemi specifici di ogni partita".
"Il calcio significa affari, e gli affari sono affari".
"Dopo la semifinale del 1988 [vinta dall'Olanda contro la Germania], la squadra mi ha regalato un orologio e mi sono emozionato molto. Ho detto ai ragazzi che glielo avrei restituito se avessimo perso la finale".
"Sono particolarmente contento di aver reso famoso il gioco all'olandese in tutto il mondo. Se avessi la coda scodinzolerei!".