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Luis de la Fuente su Lamine Yamal, Jude Bellingham e il suo amore per il calcio inglese

In vista della finale di UEFA EURO 2024 che si terrà domenica a Berlino, l'allenatore della Spagna parla di due dei migliori giovani giocatori del mondo e del suo amore per il calcio inglese.

Luis de la Fuente punta a vincere EURO 2024 con la Spagna domenica
Luis de la Fuente punta a vincere EURO 2024 con la Spagna domenica UEFA via Getty Images

Sebbene il suo unico pensiero al momento sia battere domenica l'Inghilterra di Gareth Southgate e vincere UEFA EURO 2024, Luis de la Fuente ha ammesso di essere un ammiratore del calcio inglese da più di 40 anni.

L'ex difensore dell'Athletic Club e vincitore della Liga, Luis De la Fuente, ha a disposizione il giovane talento più interessante del mondo, ma di Lamine Yamal e di Jude Bellingham si parlerà tra poco. Prima parliamo dell'amore del 63enne per il calcio inglese, e del suo cammino che l'ha portato a diventare un allenatore di successo.

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La sua passione per il calcio inglese è iniziata quando la Coppa del Mondo del 1982 è arrivata nella sua città natale?

Esatto. Ho un bellissimo ricordo di quel periodo. L'atmosfera che si respirava durante il torneo a Bilbao era fantastica e io ero già nella prima squadra dell'Athletic Club. Giocammo diverse partite di riscaldamento con alcune nazionali che si allenavano lì, ad esempio la Polonia, ma in precedenza c'era stata una partita in onore di Txetxu Rojo al San Mamés nel marzo 1982, che a quanto pare era la prima partita dell'Inghilterra contro una squadra di club. È un ricordo fantastico. L'Inghilterra era capitanata da Kevin Keegan! Immaginate un po', giocare nell'Athletic Club contro l'Inghilterra e una leggenda come Keegan.

Pochi mesi dopo, lei ha giocato con l'Athletic ad Anfield contro un'altra big del calcio inglese.

È vero. Era la Coppa dei Campioni del 1983/84 quando abbiamo giocato contro la migliore squadra che abbia mai affrontato. In quella stagione il Liverpool si laureò campione d'Europa. Pareggiammo 0-0 ad Anfield e poi perdemmo 1-0 al San Mamés. Era impossibile batterli. Entrambe le partite si giocarono in un'atmosfera infuocata.

È rimasto un appassionato del calcio inglese?

All'Athletic giocavamo uno stile di calcio molto britannico. Avevamo molte somiglianze con il calcio che si vedeva in Inghilterra a quei tempi. Sono sempre stato un grande appassionato del calcio inglese: diretto, veloce, sempre all'attacco. In questo momento l'Inghilterra ha un allenatore straordinario le cui idee sul calcio sono piuttosto universali. Credo che le nazionali spagnola e inglese abbiano in comune molto più di ciò che le separa.

Jude Bellingham è un calciatore speciale. Come lo descriverebbe?

Conosco Jude molto bene. Infatti, una delle prime votazioni a cui ho dovuto partecipare, avendo appena preso in mano la nazionale, quasi due anni fa, è stata quella per il miglior giocatore d'Europa. Jude giocava ancora in Germania e direi che era molto meno conosciuto dal grande pubblico: l'ho votato al secondo posto.

È un calciatore che mi piace molto. Ha qualità che mi piacciono molto. È un giocatore forte, con qualità tecnica e armonia tra i suoi punti di forza, ma anche agilità ed eleganza. Oltre a queste qualità fa anche gol: è un talento innato che sta diventando molto importante. Esteticamente è molto piacevole da guardare.

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Dopo la vittoria sulla Francia, parlando di Lamine Yamal, lei ha usato un'antica frase romana su Cesare. Ne ha una nuova? È sempre "Ave Lamine"?

Lamine è un talento calcistico eccezionale. Ce ne sono pochi come lui. La sua grandezza si misurerà nella sua umiltà. Il calcio ha tanti alti e bassi. Un giorno vieni elogiato, quello dopo criticato. Deve mantenere un equilibrio e una maturità che gli permetta di evitare i grandi alti e i grandi bassi del calcio.

Perché questa è la storia del calcio. Succederà sempre. La particolarità in questo momento è che è difficile fare quello che sta facendo lui a 16 anni con tanta naturalezza. Ma la nostra responsabilità come persone che contribuiscono a formarlo, al di là dell'allenamento, è quella di aiutarlo a mantenere i suoi valori, l'umiltà, la responsabilità, la professionalità. Queste cose lo renderanno una persona ancora migliore quando crescerà, e quindi un calciatore ancora migliore. Per nostra grande fortuna, è spagnolo e speriamo di poterci godere un grande calciatore, se avrà fortuna, per molto tempo ai vertici del calcio mondiale.

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