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Kasper Hjulmand sullo spirito danese, sugli avversari del girone e su Rasmus Højlund – l'intervista

"Dobbiamo avere coraggio contro le big", ha detto Kasper Hjulmand parlando della sua Danimarca a UEFA EURO 2024.

Hjulmand on Denmark's identity

Allenatore di grande esperienza, grazie ai suoi trascorsi con Lyngby, Nordsjælland e Mainz, Kasper Hjulmand è venuto alla ribalta quando ha portato la Danimarca sino alle semifinali di UEFA EURO 2020.

Il cammino sino alle semifinali ha entusiasmato il pubblico e ha giustificato la sua decisione di imprimere il DNA danese alla sua squadra. Con i tifosi che probabilmente affolleranno gli spalti degli stadi in Germania, Hjulmand insiste sul fatto che questa volta la Danimarca non potrà più essere una sorpresa.

Il calendario di ogni squadra a EURO 2024

Su UEFA EURO 2020 e il suo impatto sul popolo danese

Nell'autunno del 2020 e nella primavera del 2021, prima degli Europei, abbiamo giocato tre partite e vinto rispettivamente 2-0, 8-0 e 4-0. I tifosi hanno fatto il sold-out di magliette della nazionale e per la prima volta abbiamo disputato delle partite degli Europei in casa. L'emergenza COVID era sul finire e i tifosi avevano voglia di calcio. Quello che è successo a Christian Eriksen, credo abbia fatto qualcosa a livello emotivo. Abbiamo sentito un grande sostegno dalla gente".

È stato il sostegno del popolo danese che ci ha permesso di dare il massimo. I tifosi hanno continuato a starci vicino anche dopo e da allora non ci hanno mai abbandonato permettendoci di ottenere grandi risultati.

Tutti i gol della Danimarca a EURO 2020

Sui principi e i valori su cui ha costruito la sua squadra

Il nostro modello di comunità in Danimarca è stato costruito per essere vicini gli uni agli altri. Sappiamo come anteporre qualcosa a noi stessi. Abbiamo un vantaggio competitivo basato sull'unione. E si sa, l'unione fa la forza. Tutto in Danimarca si basa sulla fiducia, sia nel calcio che nella nazione. Abbiamo fiducia nello staff, nei giocatori e gli uni negli altri.

La gioia della Danimarca per la qualificazione a EURO 2024

Poi un altro fattore è il coraggio. Dobbiamo avere il coraggio di giocare contro squadre più grandi, anche se affrontiamo giocatori di grande talento. Dobbiamo avere il coraggio di provare ciò che sappiamo fare. In ultimo vogliamo essere ambiziosi senza snaturarci. Questa è la mentalità giusta. Non dobbiamo più pensare di essere sempre sfavoriti.

Sulle avversarie del Gruppo C: Inghilterra, Slovenia e Serbia

Dobbiamo affrontare tre avversari molto forti. La Slovenia è un avversario alla nostra portata. Li abbiamo incontrati due volte: in una abbiamo pareggiato, e nell'altra vinto in casa per 1-0. Sono forti e hanno una chiara struttura di gioco.

Per quanto riguarda l'Inghilterra, da quando ho iniziato a studiare il loro gioco, con Gareth [Southgate] hanno fatto passi avanti. Con la qualità e il talento che possiede, l'Inghilterra vincerà sicuramente qualcosa nei prossimi due anni. Saranno un osso duro, ma negli ultimi anni abbiamo giocato delle belle partite contro di loro. Li abbiamo affrontati in Nations League nel 2020 e abbiamo vinto una partita e pareggiato l'altra.

Poi c'è la Serbia, che è una squadra davvero insidiosa e ha molti giocatori di talento, soprattutto in attacco. Possono battere chiunque quando sono in giornata. Anche con loro ce la possiamo giocare alla pari.

Il cammino della Danimarca verso Germania '24: tutti i gol

Sull'attaccante Rasmus Højlund

Ho giocato con il padre di Rasmus e conosco Rasmus fin da quando era molto giovane. Ho assistito a molte delle sue partite da giovane e so da dove viene. La sua più grande qualità è la personalità. È uno di quei giovani che ogni giorno pensano: "Cosa posso imparare? Come posso migliorare?".

Vuole essere messo alla prova e vuole migliorare sempre. Quando non ha partecipato alla Coppa del Mondo, ad esempio, cosa che ritenevo prematura, sono andato da lui a Bergen e gli ho mostrato alcuni filmati sulla corsa e sulla direzione della palla in quelle situazioni. Poi, all'improvviso, un giorno d'inverno, mi è stato detto che si stava allenando duramente. E poi si sono visti i frutti, ad esempio, nella partita contro la Finlandia in cui ha segnato tre gol. Si muove incredibilmente bene e non è un caso che stia crescendo così tanto. Questa personalità e mentalità può portarlo lontano. Siamo già molto soddisfatti di lui, ma ha grandissimi margini di crescita.

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