Dominik Szoboszlai sulla crescita dell'Ungheria e sulle speranze di qualificazione – l'intervista
lunedì 10 giugno 2024
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"Voglio superare la fase a gironi", ha detto il centrocampista dell'Ungheria e del Liverpool alla vigilia di UEFA EURO 2024.
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Dominik Szoboszlai diventerà il più giovane capitano nella storia dei Campionati Europei UEFA se avrà la fascia al braccio nella partita inaugurale del girone contro la Svizzera il 15 giugno. Tutt'altra storia rispetto all'ultimo EURO quando un infortunio lo costrinse ad abbandonare il torneo.
Il 23enne centrocampista del Liverpool, che in carriera ha vinto coppe nazionali con Salisburgo e Lipsia, non vuole mettere pressione alla sua nazione in vista della fase finale, ma metterà a disposizione della squadra tutte le sue doti tecniche e da leader quando la squadra di Marco Rossi affronterà Svizzera, Germania e Scozia nel Gruppo A.
Sulla terza qualificazione consecutiva dell'Ungheria a EURO
Essere al terzo EURO consecutivo è una gran cosa. Purtroppo nel primo ero troppo giovane, mentre nel secondo non ho potuto giocare, quindi spero di avere la possibilità di riuscirci nel terzo. Spero anche di poter giocare in tutti i tornei più importanti, non solo l'EURO ma anche la Coppa del Mondo. Quando ci siamo qualificati in Bulgaria mi sono tolto un gran peso dalle spalle.
Sono felice di poter guidare la squadra come capitano a EURO e vorrei che rimanessimo imbattuti. Non è che dobbiamo fare grandi prestazioni. Non siamo costretti a farlo, ma siamo sulla strada giusta. Facciamo tutto il possibile per prepararci come squadra, sia tatticamente che mentalmente. Abbiamo abbastanza tempo per prepararci. Voglio superare la fase a gironi a tutti i costi, come ogni altro giocatore. Dobbiamo ammettere che siamo in un girone abbastanza difficile, ma faremo tutto il possibile per arrivare il più lontano possibile.
Sulle aspettative dell'Ungheria
Non ho aspettative nei confronti di nessuno o della squadra. Sappiamo esattamente di cosa siamo capaci, sappiamo cosa abbiamo ottenuto finora contro le altre nazionali. Non voglio caricare la squadra e non voglio che il mondo esterno carichi noi. Ma se sentiamo la pressione, possiamo aiutarci a vicenda a goderci l'EURO. Non è una cosa da poco essere lì. Tuttavia, abbiamo un'ottima squadra. È come una grande famiglia e insieme possiamo fare qualsiasi cosa.
Su come è migliorato da quando è diventato capitano
Credo di essere cambiato più come persona che come giocatore. Cerco di fare attenzione a tutto; cerco di essere un esempio e di aiutare i compagni in tutto ciò di cui hanno bisogno. Ma siamo tutti a disposizione l'uno dell'altro. Non ci sono favoritismi.
Alcuni di loro mi hanno dato consigli, come Szala [Ádám Szalai] e Gula [Péter Gulácsi]. Quando ho avuto dubbi, mi hanno aiutato. Ma non ho nemmeno dovuto chiedere perché, una volta annunciato il mio ruolo di capitano, si sono messi subito a disposizione per aiutarmi.
Essere capitano di una nazionale è diverso dall'essere capitano di un club. Non ne ho parlato con [Virgil] van Dijk, anche se è il capitano della nazionale olandese. Posso sempre chiedere aiuto ai miei predecessori o a Gula al Lipsia.
Sull'importanza di iniziare bene e sugli avversari dell'Ungheria nel girone
È importante per ogni squadra [fare una buona partenza]. Anche la Svizzera sa che iniziare bene è fondamentale. Vedremo chi lo vorrà di più.
Ho visto la Germania. Penso che sia un'ottima squadra. Sono stati selezionati anche alcuni miei compagni di squadra e Nagelsmann è il mio ex allenatore. Sarà una bella partita, non vedo l'ora.
Spero che [la partita contro la Scozia] non sia cruciale. Vogliamo dimostrare a tutti che abbiamo qualche asso nella manica. Se sarà decisiva, allora avremo la mentalità giusta.