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Il Ct della Spagna, Luis de la Fuente, sul successo in Nations League, su Rodri e sugli avversari del girone a EURO – l'intervista

"Sono convinto che ce la giocheremo per il titolo", dice Luis de la Fuente che con la sua Spagna proverà a vincere UEFA EURO 2024 poco dopo il successo in Nations League.

Luis de la Fuente è l'allenatore della Spagna dal dicembre 2022
Luis de la Fuente è l'allenatore della Spagna dal dicembre 2022 UEFA via Getty Images

Luis de la Fuente ritiene che il successo della Spagna nella UEFA Nations League 2023 sia stato il punto di svolta per la sua nazionale che adesso può puntare senza nascondersi a vincere UEFA EURO 2024.

Con un trionfo in estate, la Roja vincerebbe il trofeo per la quarta volta (record) e, secondo il tecnico, sarebbe il giusto riconoscimento per la crescita a lungo termine dei ragazzi e della squadra.

Il calendario di ogni squadra a EURO 2024

Su cosa è cambiato nella Spagna con lui in panchina

La prima volta abbiamo parlato di ciò che volevamo raggiungere con questa nazionale, ovvero diventare una grande squadra. Siamo sulla buona strada per centrare questo obiettivo. Per quanto riguarda il modo in cui volevamo che il nostro calcio si evolvesse, basandoci su un calcio più veloce, con più opzioni e migliorando la difesa - caratteristiche che ci rendono una delle migliori squadre al mondo -, ci sono sempre margini per per migliorare. Stiamo migliorando le importanti basi che avevamo definito.

Sul lavoro della federazione sulla crescita dei giocatori

Sono nella Federcalcio spagnola da 11 anni e fin dal mio arrivo ho visto che c'era un modello e un'idea molto chiara. Tutti gli allenatori lo hanno accettato e si sono identificati con questa filosofia di gioco. Poi abbiamo anche rafforzato questo concetto con le nostre idee per continuare a crescere. La cosa più importante è che la filosofia è completamente integrata nel modello della federazione, in modo che ogni nazionale abbia la stessa idea a tutti i livelli. Dobbiamo impegnarci per mantenere questa filosofia di gioco.

Ma questo non sarebbe possibile se non si avessero giovani calciatori di eccezionale talento che vengono cresciuti e tutelati dai propri club sin dalla più tenera età. I club in questo senso hanno un ruolo fondamentale. I giocatori raggiungono questo livello con un ottimo allenamento. Abbiamo pochissimo tempo a disposizione, ma abbiamo un vantaggio, ovvero il grande talento e la continuità di gioco nelle fasce d'età giovanili per 14 o 15 anni, fino a raggiungere la nazionale maggiore. Tutti hanno ben chiaro questo percorso e questo rende più facile l'apprendimento dei concetti che ogni allenatore insegna loro man mano che salgono di età.

Finale Nations League: Croazia - Spagna 0-0 (4-5 dcr)

Se il successo in Nations League può dare una spinta a EURO

Sì, senza dubbio. È stato un momento decisivo in un momento molto difficile per noi, perché era la terza o quarta partita che giocavamo insieme. Inoltre, avevamo già perso contro la Scozia. La gente poteva anche avere dei dubbi, ma il gruppo era coeso e sapeva cosa voleva ottenere. E l'ha dimostrato. Ne abbiamo parlato più volte e, dato che una vittoria aiuta a crescere, siamo diventati più forti e da allora non abbiamo più perso una partita.

La vittoria ha reso la squadra più sicura. E questa sicurezza è stata trasmessa anche ai nuovi giocatori. I veterani e i capitani hanno mostrato un comportamento esemplare, mentre i più giovani hanno dimostrato una straordinaria maturità nell'accettare e comprendere tutto ciò che veniva loro chiesto. Questo rende il nostro lavoro molto più facile. Sono molto orgoglioso di loro. Sono molto grato perché hanno reso il nostro lavoro molto più facile. Come dico loro, secondo me sono i migliori.

Su Rodri

Per me è il miglior centrocampista centrale del mondo. È il numero 6 più completo. Si distingue in ogni aspetto del gioco. Capisce come attaccare, come difendere, è altruista, aiuta la squadra, lavora sodo e sa come dettare i tempi. È talento puro. Ha imparato che senza il duro lavoro, l'impegno e la dedizione, non avrebbe sicuramente raggiunto il livello che ha raggiunto, anche giocando sotto forse il migliore, o uno dei migliori, allenatori del mondo. La sua caratteristica più grande è l'umiltà di capire, essere disposto a imparare e accettare i consigli di qualsiasi allenatore. È cresciuto, sta crescendo e continuerà a crescere grazie a questa umiltà.

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Sulle avversarie della fase a gironi: Italia, Croazia e Albania

Abbiamo già affrontato l'Italia e la Croazia in Nations League, ma si tratta di ottime nazionali; basta dare un'occhiata al loro curriculum, alla loro storia o ai loro giocatori per rendersene conto. Ma non possiamo dimenticare l'Albania. L'Albania ha ottimi giocatori ed è molto cresciuta. Li ho conosciuti attraverso le loro squadre U19 e U21, e le partite contro di loro sono sempre state molto dure. Anche il loro allenatore è molto bravo. Lo stimo molto perché è un allenatore molto coraggioso e determinato, con idee chiare. Ha contribuito molto al calcio albanese.

Il primo obiettivo deve essere sempre quello di essere competitivi ed essere in grado di vincere. Sono convinto che avremo la possibilità di lottare per il titolo. Tuttavia, ci può essere solo un vincitore e ci sono molte buone nazionali che possono vincere questo trofeo. Siamo pronti ma abbiamo ancora tempo per crescere e migliorare. Dobbiamo diventare quella grande squadra che abbiamo in mente per poter lottare per il titolo.

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