Squadra del torneo 1964
venerdì 12 gennaio 2024
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La Spagna domina la squadra ideale dei Campionati Europei UEFA del 1964: il funambolico regista dell'Inter Luis Suárez è solo una delle sei Furie Rosse inserite nella formazione perfetta.
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PORTIERE
Lev Yashin (Unione Sovietica)
Uno dei migliori portieri nella storia del calcio, oltre che l'unico a vincere il Pallone d'Oro. Yashin ci riuscì nel 1963 dopo aver vinto il sesto campionato sovietico con l'unica squadra della sua vita, l'FC Dinamo Moskva. Sempre vestito di nero, era una figura imponente e straordinariamente agile e il Campionato Europeo UEFA contribuì notevolmente a farlo entrare nella leggenda. Fu particolarmente brillante contro Cecoslovacchia e Jugoslavia nel 1960, quando l'Urss vinse l'edizione inaugurale del torneo. È scomparso nel 1990, lasciando un vuoto incolmabile sia in Russia che in tutto il mondo del calcio.
DIFENSORI
Feliciano Rivilla (Spagna)
Nell'anno del trionfo spagnolo, il terzino destro Rivilla giocò tutte le partite eccetto il 6-0 contro la Romania nella gara d'andata del primo turno. Vincitore della Coppa delle Coppe UEFA con il Club Atlético de Madrid due anni prima, grazie al 3-0 contro l'ACF Fiorentina nella finale di ripetizione, Muñoz vinse anche il campionato nel 1966. Membro della spedizione in Coppa del Mondo FIFA nel 1962 e 1966, si ritirò due anni più tardi dopo aver collezionato 356 presenze con l'Atlético e 26 con la Spagna. È morto nel 2017.
Dezsö Novák (Ungheria)
Novák è il giocatore che ha collezionato più successi alle Olimpiadi, vincendo il bronzo nel 1960 e l'oro nel 1964 e 1968. Tuttavia, il suo contributo ai successi dell'Ungheria non si ferma qui. Il difensore del Ferencvárosi TC collezionò anche il terzo posto ai Campionati Europei UEFA 1964, segnando entrambi i gol ai supplementari contro la Danimarca nella finale di consolazione. Colonna del Ferencváros per 15 anni, Novák allenò successivamente la squadra negli anni '70, '80 e '90. È morto nel 2014.
Ignacio Zoco (Spagna)
Originario dei Pirenei, Zoco riuscì a farsi strada nella capitale, collezionando 538 presenze con il Real Madrid CF dal 1962 al 1974. Difensore robusto e imperturbabile, vinse sette campionati e giocò nella cosiddetta squadra 'Yé-Yé' che vinse la Coppa dei Campioni 1966. La vittoria dei Campionati Europei UEFA del 1964 fu particolarmente gradita perché avvenne nel suo stadio, il Santiago Bernabéu. Due anni dopo, giocò tutte e tre le partite della Spagna in Coppa del Mondo FIFA. È morto nel 2015.
Ferran Olivella (Spagna)
Pur avendo conquistato solo 18 presenze nella Spagna, Olivella ebbe l'onore e il privilegio di fare ciò che ai suoi connazionali riuscì solo più di 40 anni dopo: vincere un trofeo con la maglia delle Furie Rosse. Il difensore dell'FC Barcelona capitanò la Spagna ai Campionati Europei UEFA del 1964, adempiendo al ruolo con disciplina e autorità. Nato e cresciuto in Catalogna, trascorse l'intera carriera al Barcellona, collezionando 513 presenze ufficiali dal 1956 al 1959.
CENTROCAMPISTI
Amancio Amaro (Spagna)
Nato in Galizia, Amaro passò al Real Madrid CF a 22 anni, nell'era successiva a Di Stefano e Puskás. Trequartista veloce e dotato tecnicamente, vinse nove campionati nei favolosi anni '60 del Real, segnando il gol del 2-1 contro l'FK Partizan nella finale di Coppa dei Campioni 1966. Il suo trionfo più grande, però, arrivò nel 1964, quando portò la Spagna alla finale dei Campionati Europei UEFA siglando il gol decisivo ai supplementari nella semifinale contro l'Ungheria. Amancio disputò anche la Coppa del Mondo FIFA 1966 e in nazionale collezionò 42 presenze e 11 gol.
Valentin Ivanov (Unione Sovietica)
Centrocampista offensivo, Ivanov era dotato di grande tecnica e velocità e si distingueva sia come finalizzatore che come uomo-assist. Bandiera dell'FC Torpedo Moskva, conquistò per due volte il titolo sovietico, ma è passato alla storia per il suo rendimento in nazionale: vanta infatti 26 gol in 59 presenze, quattro dei quali segnati alla Coppa del Mondo FIFA 1962, di cui è stato capocannoniere a pari merito. Vinse l'edizione inaugurale dei Campionati Europei UEFA nel 1960 e contribuì all'approdo in finale dell'Unione Sovietica quattro anni più tardi. In seguito ha guidato in quattro distinte occasioni la Torpedo, vincendo un campionato e due coppe nazionali. È morto nel 2011.
Luis Suárez (Spagna)
Stella dell'FC Internazionale Milano, Suárez fu il migliore in campo nella finale dei Campionati Europei UEFA del 1964 vinta dalla Spagna contro l'Unione Sovietica, controllando il gioco con impareggiabile abilità dopo aver guidato l'Inter al successo 3-1 sul Real Madrid CF nella finale di Coppa dei Campioni poche settimane prima. Vincitore del Pallone d'Oro 1960, ha militato in nazionale per 15 anni, collezionando 32 presenze e 14 reti. In seguito avrebbe guidato la nazionale spagnola alla Coppa del Mondo FIFA del 1990. È morto nel 2023.
ATTACCANTI
Ferenc Bene (Ungheria)
Bene andò a segno nelle due semifinali e nella finale per il terzo e quarto posto dei Campionati Europei UEFA del 1964, dopo essere andato a bersaglio in entrambe le sfide del secondo turno contro la Germania Est e nel quarto di finale disputato in casa contro la Francia. In seguito si sarebbe aggiudicato il titolo di capocannoniere alle Olimpiadi con 12 reti, tra le quali quella decisiva nella finale contro la Cecoslovacchia. Ha segnato 36 gol in 76 gare giocate con l'Ungheria e 302 in 408 con l'Újpesti TE, club nel quale trascorse la maggior parte della sua carriera. È morto nel 2006.
Jesús María Pereda (Spagna)
Pereda fu fondamentale in occasione del primo trionfo internazionale della Spagna, vincitrice dei Campionati Europei UEFA del 1964. Aprì le marcature in entrambe le semifinali contro l'Ungheria e nella finale contro l'Unione Sovietica, quindi fornì a Marcelino Martínez l'assist per il gol-partita. Per l'ex giocatore del Real Madrid CF, trasferitosi ai rivali dell'FC Barcelona, fu un ritorno da trionfatore al Santiago Bernabéu. Pur avendo disputato i Campionati Europei UEFA da protagonista, Pereda non divenne mai titolare fisso in nazionale e collezionò solo 15 presenze con la maglia della Spagna. È morto nel 2011.
Flórián Albert (Ungheria)
Attaccante elegante e prolifico, trascorse l'intera carriera al Ferencvárosi TC e nel 1967 venne eletto Calciatore Europeo dell'Anno. Ad appena 20 anni, Albert fu capocannoniere a pari merito della Coppa del Mondo FIFA 1962 e pur non andando mai a bersaglio ai Campionati Europei UEFA del 1964 propiziò l'approdo dell'Ungheria in semifinale. Tra i giocatori più continui d'Europa negli anni '60, vinse quattro titoli ungheresi con il Ferencváros, lasciando il calcio nel 1974 a causa di un infortunio. È morto nel 2011.