Un'esperienza preziosa per gli arbitri
mercoledì 8 giugno 2011
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Nonostante il caldo e le spiagge di Cervia, i direttori di gara impegnati ai Campionati Europei UEFA Under 19 Femminili non si concedono distrazioni.
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Cervia è una località baciata dal sole, con spiagge sabbiose e una vita notturna movimentata. Per gli arbitri che parteciperanno al Campionato Europeo Under 19 UEFA femminile, però, potrebbe anche essere sulla luna, perché niente può distrarle. Lo conferma la scozzese Morag Pirie.
Il direttore di gara, 35 anni, fa parte della "nona squadra" del torneo, formata da sei arbitri, otto assistenti e due quarti abitri. Pirie spiega che il gruppo ha legato fin dall'inizio: "C'è gente di tutte le età, con esperienze, culture e lingue diverse. È bello essere qui e vedere come si arbitra negli altri paesi, ma anche come si vive. Ci sono persone che fanno i lavori più svariati, come l'insegnante, il ragioniere o lo studente".
La stessa Pirie affianca un lavoro da ragioniere a quello di arbitro in quarta divisione scozzese e nella Highland League, oltre ai frequenti incarichi internazionali con la UEFA, e pensa che tutto si completi a vicenda: "Arbitrare mi aiuta a trattare con la gente e ad affrontare le situazioni impreviste o stressanti - commenta -. Alcuni clienti hanno paura di me perché sanno che sono un arbitro e pensano di non potermi dire le cose perché altrimenti mi metto a urlare. Non grido mai fuori dal campo, anzi sono molto simpatica!".
La simpatia è stata utile in un team di direttori di gara che iniziano effettivamente il torneo a metà maggio con un meeting a Nyon. Quest'ultimo è una nuova iniziativa, come spiega il membro del Comitato arbitrale UEFA e osservatore Bo Karlsson: "Abbiamo avviato questo corso perché non volevamo dare le istruzioni solo il giorno prima della partita. La nostra mentalità sarà lasciar correre l'incontro. È facile a dirsi, ma richiede una grande comprensione perché è opportuno decidere cosa sia meglio per la partita. Per gli arbitri è importante che tornei come questo non rimangano un'esperienza isolata".
Pirie è una prova della continuità voluta dalla UEFA, perché ha arbitrato al Campionato Europeo UEFA Under 17 femminile l'anno scorso e ha esordito come assistente al torneo Under 19 del 2006. "È stata un'esperienza fantastica, mi ha fatto crescere molto come arbitro - ricorda -. Il torneo stesso è cambiato. Ora abbiamo sempre un preparatore atletico e un fisioterapista. Gli standard arbitrali sono un po' più alti, ma seguono semplicemente le orme del calcio femminile. Anche il modo di allenarsi è migliorato".
Se quella del 2006 è stata una preziosa esperienza di apprendimento, il vero exploit è arrivato a luglio 2005, quando Pirie è stata nominata assistente per la gara del primo turno di qualificazione di UEFA Champions League tra Anorthosis Famagusta FC ed FC Dinamo Minsk. "Non lo avrei mai immaginato. Ho iniziato arbitrando una partita Under 14 una domenica mattina, in una giornata fredda e umida, e improvvisamente mi sono ritrovata a girare per tutta Europa, incontrando persone come Bo Karlsson e Pierluigi Colina. È stata un'esperienza straordinaria".
"Bisogna apprezzare e ammirare queste persone, che hanno fatto di tutto e tramandano le loro esperienze. Noi cerchiamo di assorbire più informazioni possibili".