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Dieci talenti da tenere d'occhio

Gli inviati di UEFA.com hanno scelto dieci calciatrici che si sono messe particolarmente in luce ai Campionati Europei UEFA Under 19 Femminili. Sei posizioni sono occupate da giocatrici delle due finaliste, Svezia e Spagna.

Julie Jensen e Yaşam Göksu
Julie Jensen e Yaşam Göksu ©Sportsfile

I Campionati Europei UEFA Under 19 Femminili di Antalya hanno regalato agli appassionati numerose giocate individuali di alta scuola e gli inviati di UEFA.com hanno selzionato dieci calciatrici che si sono messe particolarmente in luce, sei delle quali appartengono alle finaliste Svezia e Spagna.

Bárbara Santos (Portogallo) 
Dopo aver subito un solo gol nel Gruppo A, il portiere lusitano si è distinto nella sfida contro la Spagna, esibendosi in un gran numero di interventi efficaci. Alla fine, solo un gol di Raquel Pinel all'87' ha saputo piegarla.

Jennie Nordin (Svezia) 
Centrale difensivo potente e deciso, Nordin è stata una presenza fondamentale per la retroguardia scandinava. Nella semifinale contro la Danimarca ha resistito al ritorno della veersarie nella ripresa e in finale ha tenuto a bada l'attacco spagnolo.

Ivana Andrés (Spagna) 
Decisa nel tackle e sempre puntuale sul pallone, Andrés ha formato una coppia perfetta con la compagna di reparto Andrea Pereira, consentendo alla Spagna di restare imbattuta in quattro gare. Sono molti a considerarla un astro nascente per il futuro.

Eda Karataş (Turchia)
Positiva sia in copertura che in fase di spinta, il terzino destro Karataş è stata una pedina fondamentale della retroguardia turca che ha subito solo due reti in tre gare. Specialista delle punizioni, la 17enne non ha mai fatto mancare suggerimenti interessanti per le compagne.

Amanda Sampedro (Spagna) 
Dotata di grande visione di gioco e di rapidità di esecuzione, Sampedro si è rivelata fondamentale per gli equilibri della Spagna. La sua grande personalità l'ha resa di fatto uno dei simboli della squadra di Ángel Vilda.

Ştefania Vătafu (Romania)
Centrocampista instancabile, Vătafu ha preso per mano la Romania con una sicurezza inusuale per una giocatrice tanto giovane. Nonostante la prematura eliminazione, il Ct Mirel Albon l'ha indicata come possibile capitano della nazionale maggiore in futuro.

Alexia Putellas (Spagna) 
Giocatrice dal talento cristallino, Putellas ha fatto sfoggio della sua abilità nel saltare i difensori avversari. Letale negli spazi e decisiva sia come finalizzatrice che come uomo-assist, ha costruito insieme a Sampedro il gol-partita spagnolo nella semifinale contro il Portogallo.

Julie Jensen (Danimarca) 
Metronomo della Danimarca, Jensen ha dato il via a tutte le azioni più pericolose della formazione scandinava. Dotata di grande personalità, ha magistralmente orchestrato il centrocampo danese fino all'eliminazione in semifinale contro la Svezia.

Malin Diaz (Svezia) 
Descritta come "qualcosa di diverso dal solito" dal Ct Calle Barrling, la piccola centrocampista sprizza classe a tutti i pori. Molto dotata tecnicamente e quasi inarrivabile con il pallone tra i piedi, Diaz ha sempre sfruttato al meglio gli spazi e servito palloni invitanti per gli attaccanti. La ciliegina sulla torta per lei è stata il gol-partita nella finale contro la Spagna.

Elin Rubensson (Svezia) 
A segno otto volte nelle qualificazioni, Rubensson si è distinta anche durante le fasi finali. A tratti irresistibile, l'attaccante 19enne ha messo a segno cinque gol in quattro gare sospingendo la Svezia verso la finale. Da antologia la punizione calciata contro la Danimarca e ottimo l'assist per il gol di Diaz contro la Spagna.

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