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La 'baby' Rosucci è diventata grande

Tre anni fa Martina Rosucci era la più giovane delle Azzurrine che vinsero gli Europei. Adesso vuole ripetere "l'impresa" del 2008 ricoprendo un ruolo totalmente diverso: quello di leader della squadra di Corradini.

Martina Rosucci (Italia)
Martina Rosucci (Italia) ©Getty Images

Martina Rosucci sa perfettamente cosa si prova a salire sul tetto d'Europa. C’è riuscita tre anni fa quando lei di anni ne aveva appena 16 anni, e ancora le si illuminano gli occhi a parlare di quell'esperienza. Adesso è il capitano della nazionale Under 19 e spera di trasmettere il suo entusiasmo alle compagne quando le Azzurrine cercheranno di ripetere "l’impresa"  di vincere gli Europei UEFA di categoria, questa volta in casa, in Romagna.

Rosucci era la più giovane in rosa quando l'Italia ha battuto la Norvegia nella finale di Blois, Francia, nel 2008. E' riuscita comunque a collezionare due presenze entrando dalla panchina, abbastanza per capire a pieno lo spirito che regnava in quel gruppo. Il Ct Corrado Corradini conta molto su di lei e sulla sua capacità di trasmettere quella ricetta vincente alle compagne: "Le ho chiesto più volte di raccontare a tutte quell'esperienza - ammette Corradini -. Non ho bisogno di un 'avvocato' per spiegarlo alle ragazze, ma Martina ha grandi ricordi di quel torneo e voglio che li condivida con il resto della squadra".

E la 18enne centrocampista del Torino Calcio Femminile è sicuramente pronta per ricoprire il ruolo di leader. Lo si capisce dalla . "Penso di poter trasmettere qualcosa di quell'esperienza di tre anni fa al resto della squadra – spiega a UEFA.com -. Ho già raccontato tutto di quel torneo, il mister lo fa sempre, e io lo farò ancora prima della fase finale. Credo che la concentrazione fu il fattore decisivo tre anni fa. Possiamo ripetere quell’impresa  – perché comunque ci vuole un’impresa per vincere un Europeo – ma solo giocando con quel tipo di concentrazione" .

"Quella è stata un’esperienza assolutamente indimenticabile - continua -. Credo che vincere un Europeo a 16 anni sia qualcosa di veramente fantastico. E’ stato un Europeo  perfetto, io ero piccolina ed ero spesso in panchina ma la cosa che ricordo di più è sicuramente il livello di concentrazione delle mie compagne. Non mollavano di un centimetro. Credo che in quel periodo potevamo battere davvero chiunque ci trovassimo di fronte".

Rosucci sa perfettamente che adesso ha altre responsabilità rispetto a tre anni fa. Soprattutto deve aiutare le compagne che avvertono la pressione di affrontare un torneo del genere per la prima volta. "Tre anni fa io ho vissuto il torneo con molta tranquillità, divertendomi  - racconta -. .Adesso, invece, sento molto la responsabilità perché gioco in questa squadra da tre anni. Sono il capitano e non posso pensare solo alla mia prestazione ma a quella di tutta la squadra, alla vittoria del gruppo. E' completamente diverso".

Anche se le amichevoli che hanno preceduto il torneo non hanno portato grandi risultati - tre sconfitte su tre nel recente torneo di La Manga - Rosucci resta fiduciosa: "Non abbiamo giocato bene in queste amichevoli ma anche tre anni fa siamo arrivate al torneo pensando al massimo di passare il turno, e giocando con molta tranquillità. E' stato solo durante il torneo che abbiamo capito di poter arrivare fino in fondo. Scatta tutto durante il torneo. Ci sono otto grandi squadre e appena scendi in campo ti dimentichi subito di quanto è successo precedentemente. Conta solo il presente. Anche tre anni fa avevamo perso 3-0 contro l’Inghilterra prima della fase finale…".

L'Italia affronterà la Russia nella gara di apertura del torneo prima di sfidare Svizzera e Belgio. "Affrontiamo tutte squadre che hanno giocato molto bene nelle qualificazioni, spesso sorprendendo avversarie più blasonate. Credo che la sorpresa più grande sia stata il Belgio, ma noi abbiamo sempre giocato buone partite contro di loro, quindi siamo fiduciose. Giochiamo in casa e vogliamo fare bene anche per ripagare tutti gli sforzi fatti nell'organizzazione di questo torneo. Vogliamo far fare una bella figura all’Italia e dare luce al calcio femminile che purtroppo da noi non ha ancora molta visibilità".