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'Confuse e felici'

Mo Marley ha speso parole d'elogio per le sue giocatrici dopo il 2-0 contro la Svezia che ha regalato all'Inghilterra il primo titolo UEFA della sua storia a livello femminile.

'Confuse e felici'
'Confuse e felici' ©UEFA.com

Mo Marley ha speso parole d'elogio per le sue giocatrici dopo il 2-0 contro la Svezia che ha regalato all'Inghilterra il primo titolo UEFA della sua storia a livello femminile. Le inglesi hanno segnato 12 gol senza subirne e la vittoria finale è stata la giusta ricompensa per la concretezza della squadra, secondo il Ct. Delusione tra le fila scandinave, anche se Calle Barrling ammette che la sua formazione è stata battuta da un'avversaria più forte.

Mo Marley, Ct dell'Inghilterra 
Siamo state la squadra più costante, battendo molte avversarie di livello, e in finale, pur faticando un po' a trovare il ritmo, siamo riuscite a tirare fuori qualcosa in più. Ho spiegato alle ragazze che sarebbe stata la qualità a decidere le sorti della finale e oggi siamo state noi a fare la differenza. Sapevamo che la partita non sarebbe stata semplice, ma ne siamo uscite vittoriose.

Questo risultato è un premio per 15 anni di duro lavoro a tutti i livelli. Da qualche tempo abbiamo cominciato a vedere i risultati sul campo e credo che in futuro le cose andranno sempre meglio. Prima della partita ho detto alle ragazze che il loro compito era tracciare una nuova strada, non limitarsi a segure quella vecchia e credo che mi abbiano ascoltata. Mi auguro che questo sia solo l'inizio.

La sensazione che stiamo provando è incredibile. Non mis arei mai immaginata che sarebbe stata la mia Inghilterra a raggiungere il traguardo che tutti sognano. Siamo confuse e felici e ci auguriamo che tutto questo rappresenti una solida base per costruire il futuro.

Calle Barrling, Ct della Svezia
Complimenti all'Inghilterra, che ha offerto un eccellente prestazione e ha meritato la vittoria conservando anche la propria porta inviolata. Siamo state battute da un'avversaria più forte, ma ci siamo tolte parecchie soddisfazioni, centrando il secondo posto e la qualificazione alla Coppa del Mondo [FIFA]. La sconfitta in finale brucia, ma nel complesso possiamo dichiararci soddisfatte di quest'esperienza.

Conoscevamo la rapidità dell'Inghilterra, ma non siamo comunque riuscite ad arginarla. Siamo state costrette a rifugiarci nelle palle alte - un tipo di gioco che non amiamo - e pur cambiando schema in campo due o tre volte non abbiamo comunque trovato una contromisura adatta. Non ci siamo espresse al meglio, ma questo per merito delle nostre avversarie più che per demerito nostro.

Siamo una squadra giovane e abbiamo pagato a caro prezzo i nostri peccati di gioventù. In ogni caso, ce la siamo sempre giocata fino in fondo, acquisendo sempre i risultati prima del 90', ad eccezione della sfida contro la Francia. Dovremo mantenere questo spirito combattivo anche in futuro, con l'obiettivo di salire sul gradino più alto del podio già l'anno prossimo".