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Girelli e l'Italia pronte a dare tutto

Le Azzurre sfidano l'Inghilterra per un posto in finale e il ruolo di 'underdog' non preoccupa il capitano: "Saremo pronte a dare tutto e quando l'Italia mette tutto è sempre un po' più dura per gli altri...".

Cristiana Girelli, capitano dell'Italia, festeggia la vittoria delle Azzurre contro la Norvegia ai quarti di UEFA Women's Euro 2025
Cristiana Girelli, capitano dell'Italia, festeggia la vittoria delle Azzurre contro la Norvegia ai quarti di UEFA Women's Euro 2025 AFP via Getty Images

Semplicemente…Cristiana Girelli. Capitano, leader e goleador di un’Italia che ha conquistato la semifinale di UEFA Women’s EURO, il numero 10 delle Azzurre confessa alla UEFA le sue sensazioni alla vigilia della partitissima contro l’Inghilterra.

UEFA.COM: Come state alla vigilia di questa semifinale?
Girelli: L'attesa è sempre la parte un po' più difficile, soprattutto quando la posta in palio è così importante. Siamo concentrate, ci stiamo allenando bene, siamo pronte a fare una grande gara e speriamo di arrivare prontissime a martedì con tutti i dettagli preparati.

UEFA.COM: In molti indicano le Azzurre come sfavorite. Che effetto ti fa?
Girelli: E' vero, sulla carta possiamo esserlo e probabilmente anche tra le quattro semifinaliste possiamo esserlo. Poi il calcio però va giocato sul campo, non sulla carta. Saremo pronte a dare tutto e quando l'Italia mette tutto è sempre un po' più dura per gli altri.

UEFA.COM: La cosa che finora ti ha entusiasmato di più di questo Europeo dell'Italia?
Girelli: Scegliere una cosa sola in questo Europeo è difficile, è stato molto speciale sotto tanti punti di vista. È stato bello venire qui in Svizzera, è stato bello giocare in stadi pieni. E poi sicuramente l'affetto dei tifosi, da casa e dalle persone che vengono allo stadio. A volte in più di una partita ci siamo sentite veramente a casa e quindi questo è qualcosa di bellissimo.

Women's EURO 2025: Italia e Inghilterra a caccia di un posto in finale

 
UEFA.COM: Soncin ti ha definito "una fuoriclasse", che forse "avrebbe meritato di più in carriera": che ne pensi di questo giudizio e più in generale lui come allenatore?
Girelli: Le parole del Ct mi fanno molto piacere, anche perché non è uno che si sbilancia molto in termini di complimenti. È bello ovviamente sapere della riconoscenza oltre al valore tecnico - lavorando sul campo lo puoi percepire - ma è bello quando il tuo mister riconosca anche lo spessore umano. Lui ha fatto un lavoro incredibile, importante, ha dato un'unione a questo gruppo, una certa motivazione, ci ha lasciato esprimere e ci sta dando ogni giorno coraggio. In noi come conseguenza sta nascendo questa consapevolezza di potercela fare sempre. Ha portato nuove idee e ha fatto sì che le nostre qualità si esprimessero al meglio. E poi, non è scontato, fa sentire tutte importanti e ha fatto capire che il momento arriva per tutte.

UEFA.COM: Tutte le tue compagne ti indicano come tale, ma tu ti senti uno dei leader di questo gruppo?
Girelli: Mi ci sento in termini di esperienza, di età anche per quello che ho maturato sul campo ed essendo anche la più grande. Credo che la leadership te la diano gli altri: non mi piace impormi, parlare sopra gli altri, dettare regole, ma semplicemente credo che una leader sia qualcuna che dia l'esempio, con i fatti e l'atteggiamento in campo. Mi piace saper ascoltare le mie compagne, mi piace poterle aiutare, soprattutto le più giovani.

Player of the Match: Cristiana Girelli

UEFA.COM: Ci pensi al titolo di capocannoniere di EURO e saresti sorpresa di leggere il tuo nome tra le prossime candidate al Pallone d'Oro?
Girelli: Sicuramente segnare è sempre una grandissima gioia, specie se poi sono gol importanti che aiutano la squadra a fare risultato. In questo momento ovviamente sto pensando a segnare, se poi mi porta il titolo di capocannoniere sarei ovviamente molto felice. Però ora sto pensando solo a raggiungere una finale che sarebbe davvero incredibile. Al Pallone d'Oro non sto minimamente pensando: non sono ipocrita, se dovessi leggere il mio nome tra le candidate sarebbe una soddisfazione enorme, però ora non ci sto assolutamente pensando.

UEFA.COM: Hai detto che sicuramente è il tuo ultimo Europeo e che sul futuro in nazionale devi comunque fare delle valutazioni: ma viste le tue condizioni di forma, non pensi debbano essere il tuo fisico e il tuo rendimento a decidere e non la tua carta di identità?
Girelli: E' vero... Spesso credo siano il corpo e la testa che devono decidere per te e non semplicemente un numero sulla carta di identità: questo Europeo mi sta facendo riflettere sicuramente, non pensavo di essere in una condizione psico-fisica così e sono molto contenta perché dietro c'è un lavoro di uno staff che mi segue sotto tanti punti di vista. Sicuramente per come mi sento in questo Europeo direi di no, mi sta facendo ovviamente riflettere. Però quando finirà l'Europeo mi fermerò un attimo, farò delle valutazioni e poi prenderò o non prenderò la decisione in base a come mi sentirò.