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Soncin e un sogno "da vivere al massimo"

In Svizzera con l'Italia per preparare l'imminente UEFA Women's EURO, il Ct delle Azzurre ci racconta l'orgoglio per la qualificazione alla fase finale e la voglia di vivere questo sogno "al massimo delle potenzialità".

Il Ct dell'Italia,  Andrea Soncin. prima di Women's EURO 2025
Il Ct dell'Italia, Andrea Soncin. prima di Women's EURO 2025

Si avvicina a grandi passi l'esordio dell'Italia a UEFA Women's EURO. Giovedì le Azzurre affronteranno il Belgio nella gara inaugurale del Gruppo B e Andrea Soncin, da poco meno di due anni di Ct della squadra, non nasconde l'orgoglio e l'emozione per essere ai nastri di partenza della fase finale in Svizzera. Il portiere Laura Giuliani lo ha definito un "sognatore" e il 46enne allenatore di Vigevano sottolinea alla UEFA la voglia di vivere questo sogno "al massimo delle potenzialità".

UEFA.com: Quella con l'Italia è la sua prima esperienza con una squadra femminile: che cosa l'ha sorpresa?
Soncin: Ho scoperto un mondo fantastico. Prima da giocatore, poi da allenatore, il mio percorso inizia nel calcio maschile. Quando mi è capitata questa opportunità l'ho colta al volo e ho scoperto un mondo bellissimo, di relazioni vere e rapporti puri. Un mondo che non conoscevo e che, adesso come adesso, non lascerei per niente al mondo.

UEFA.com: Che orgoglio è stato guidare questa squadra all’Europeo?
Soncin: Enorme. E l'orgoglio è immenso ogni volta che ci raduniamo. Poter difendere i colori della nostra nazione, poter far sognare tante bambine e tante ragazze va oltre i risultati del campo. Ovviamente poter partecipare a una competizione così importante come Euro 2025 è ancora di più. È un sogno che adesso vogliamo e voglio vivere al massimo delle nostre potenzialità.

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UEFA.com: Quali obiettivi ha l’Italia in Svizzera?
Soncin: L'obiettivo è uno, giocarci tutte le partite al massimo come abbiamo fatto in questi due anni. Quando si arriva in una competizione così, il livello delle avversarie è molto alto, quindi la qualificazione sposta molto il giudizio dell'opinione pubblica. Però c'è da confrontarsi con realtà di altissimo livello: abbiamo convinzione e consapevolezza di poter fare un grande Europeo, di potercela giocare con tutte.

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UEFA.com: Nella fase a gironi affronterete Belgio, Portogallo e Spagna: quali sono le difficoltà del raggruppamento?
Soncin: Tre squadre molto differenti, siamo totalmente concentrati ovviamente sulla prima, che è il Belgio, una squadra ricca di giocatrici che hanno giocato o giocano nel campionato italiano, molte altre in campionati top d'Europa, quindi concedono ma hanno anche un calcio moderno, giocatrici di alto tasso qualitativo come può essere Tessa Wullaert. Il Portogallo è una squadra molto intensa nel recupero, ha alcune giocatrici che fanno della velocità la loro arma migliore e un movimento in crescita. La Spagna la conoscete tutti: detentrice del titolo mondiale, l’abbiamo incontrata più volte in questi due anni, ma abbiamo anche dimostrato di poterla battere.

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UEFA.com: I risultati positivi che la squadra ha ottenuto, anche in Nations League, aumentano la fiducia’?
Soncin: Aiutano a certificare la direzione che ha preso il percorso. Da allenatore ovviamente ho l'obbligo della ricerca del risultato ma ancora di più ho la necessità di creare un percorso, composto da tante individualità: mettendole insieme viene fuori un percorso collettivo e ovviamente tutti questi risultati positivi, anche in amichevoli di alto livello, aiutano le ragazze a credere maggiormente nel loro potenziale.

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UEFA.com: Giuliani l’ha definita – con accezione positiva - un “sognatore”: è una descrizione che le piace?
Soncin: Sognatore mi piace, anche se sono sempre molto concreto e con i piedi per terra, mi piace sognare ma…situazioni possibili. Quindi quando stimolo le ragazze ad affrontare e battere squadre che fino a poco tempo fa sembravano ingiocabili è perché ci credo veramente.

 

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