Women's EURO 2025: l'allenatore della Francia, Laurent Bonadei, sugli obiettivi della squadra
lunedì 23 giugno 2025
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"Una squadra generosa e con una grande mentalità", così Laurent Bonadei ha descritto la sua Francia in vista dell'inizio di UEFA Women's EURO 2025.
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Dopo essere stato il vice di Hervé Renard, Laurent Bonadei è stato scelto per guidare la Francia nel 2024, riuscendo a qualificare la squadra a UEFA Women's EURO 2025.
Dopo aver giocato nelle serie inferiori del campionato francese, ha iniziato la carriera di allenatore con le giovanili di Nice, Nancy e Paris, e ha anche lavorato al fianco di Renard con le nazionali maschili di Angola e Arabia Saudita prima di raggiungerlo sulla panchina della Francia.
Sulla Francia a Women's EURO
Sono onorato e orgoglioso di allenare questa squadra. Mi piace molto allenare queste calciatrici e gestire questo staff. Sono ragazze talentuose e con una grande mentalità, quindi per ora va tutto bene.
Com'è la mia Francia? Una squadra generosa, impegnata, con una buona mentalità, che vuole dare spettacolo in campo.
Sull'Inghilterra e le altre squadre del girone
Contro l'Inghilterra sarà una grande partita, ma ce ne saranno altre importanti. Nel nostro girone ci sono le ultime due vincitrici di Women's EURO [Paesi Bassi e Inghilterra]. Speriamo che dal gruppo possa uscire la terza vincitrice e speriamo di essere noi.
I Paesi Bassi hanno una squadra davvero interessante con alcune calciatrici che giocano in Francia. Il Galles, poi, non è una squadra da sottovalutare.
L'incontro con l'allenatrice dell'Inghilterra, Sarina Wiegman
La prima volta l'ho incontrata sugli spalti in occasione della sfida tra Manchester United e Paris Saint-Germain.
È una grande professionista, una grande allenatrice. Dopo aver vinto [WEURO] nel 2017 con i Paesi Bassi, ha anche raggiunto la finale della Coppa del Mondo nel 2019 con loro. Ha vinto Women's EURO nel 2022 e ha raggiunto la finale della Coppa del Mondo nel 2023 [con l'Inghilterra], quindi questo fa capire quanto incida in panchina. Conosco il suo lavoro, perché la vedo spesso in campo o sugli spalti quando osserva le sue giocatrici. Ho un ottimo rapporto con lei. È sempre educata e gentile. È una persona molto rispettabile e rispettata nel nostro sport, per la sua carriera ma anche per la persona che è.