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Marchitelli e Gama pronte a ripartire

Dopo il ko con la Svezia, il portiere e il difensore dell’Italia si rammaricano per gli errori difensivi ma non fanno drammi: per loro quella delle Azzurre è stata una buona prestazione. "Vittoria importante" per le padrone di casa.

Marchitelli e Gama pronte a ripartire
Marchitelli e Gama pronte a ripartire ©UEFA.com

Una sconfitta è sempre una sconfitta. Ma quando è "addolcita" dalla qualificazione ai quarti di UEFA Women's EURO 2013, si fa meno fatica a digerirla. Dopo il ko contro la Svezia, l'Italia non fa drammi: Chiara Marchitelli e Sara Gama si rammaricano per gli errori difensivi, ma sottolineano che quella delle Azzurre è stata comunque una "buona prestazione" contro un top team del calcio femminile.

Chiara Marchitelli, portiere Italia
Purtroppo dopo l’intervallo nei primi dieci minuti abbiamo forse accusato un calo di concentrazione, abbiamo preso subito i primi due gol e poi il terzo. Ma secondo me è da sottolineare la nostra prestazione, soprattutto nel primo tempo perché comunque abbiamo retto bene, secondo me. Anche nel secondo tempo le abbiamo messe in difficoltà, sia sul gol sia su altre azioni.

Sul primo gol siamo state un po’ sfortunate, nel secondo abbiamo commesso una leggerezza: dobbiamo stare attente a queste cose altrimenti squadre come la Svezia ti castigano subito, se cali un po’ di concentrazione.

Siamo certamente contente della qualificazione, ma tenevamo comunque a questa partita. E’ bello giocare in una cornice del genere, a cui noi in Italia non siamo abituate. Ed è sempre bello giocare contro squadre come la Svezia.

La guarderemo [la partita tra Germania e Norvegia], ma comunque arrivati a questo punto una vale l’altra: sono tutte grandi squadre, chiunque sia [l’avversaria dell’Italia] sarà l’ennesima “guerra”.

Sara Gama, difensore Italia
Il primo tempo abbiamo tenuto bene tatticamente e potevamo far male in ripartenza. Pensavamo di ricominciare così, poi abbiamo preso il primo gol in cui le abbiamo un po’ aiutate: loro hanno preso coraggio e sono venute fuori, anche atleticamente è stata più dura.  

Personalmente avevo dei problemi fisici per via del ginocchio, ora sono rientrata e sto tutto sommato abbastanza bene.

Fisicamente abbiamo secondo me accorciato un po’ il gap dalla Svezia, quindi questo fa ben sperare. Poi c’erano un sacco di ragazze nuove che non avevano mai giocato l’Europeo e secondo me abbiamo fatto tutto sommato una buona prestazione. Ci sono stati errori che non dobbiamo fare, a questa Svezia non servono i regali.

Certamente la qualificazione ai quarti mitiga l’amarezza per la sconfitta. Volevamo far bene e cercare di vincere, questo è ovvio. Ma ciò che conta è passare il turno e ora si vedrà. Adesso ci preoccupiamo di recuperare energie, poi penseremo alla prossima partita.

Therese Sjögran, centrocampista Svezia
E’ importante per la fiducia vincere l’ultima partita e auspicabilmente avere un buon quarto di finale. Quindi è stato un successo importante. Volevamo davvero vincere. Ho ricevuto un gran pallone da Lotta sull’1-0 e volevo crossare, ma ho colpito un difensore ed è entrato in porta. Ho avuto fortuna. E’ positivo quando il primo pallone che tocchi finisce in porta. E’ stato un modo positivo di entrare dalla partita.

L’anno scorso ho saltato i Giochi Olimpici ma ho avvertito le stesse sensazioni del Mondiale. C’è armonia nella squadra e un senso di sicurezza. Una buona sensazione.

Lotta Schelin, attaccante Svezia
Le cose sono andate bene, mi sono sentita pronta e ho cercato di correre molto. All’inizio della ripresa, improvvisamente abbiamo iniziato a giocare un calcio offensive molto buono e abbiamo rapidamente segnato due gol.

Dice molto sulla squadra che siamo riusciti a gestire l’assenza di 'Kosse', che è una fantastica giocatrice della quale abbiamo bisogno. Ma dimostra che abbiamo giocatrici fantistiche in panchina, c’è una competizione costante per una maglia da titolare. Therese è una gemma antica. E’ sulla cresta dell’onda da tempo e sa che cosa fare. E’ positivo vederla giocare ed essere decisiva.

Saremo in una parte buona del tabellone. Vediamo che cosa fanno Francia e Germania, ma sono tra le favorite che potrebbero finire nella parte opposta dei quarti e delle semifinali. Certamente questo è positivo. Ma dobbiamo ancora vincere tutte le partite per arrivare fino in fondo.

E’ stata un’atmosfera fantastica. Quando c’è uno stadio pieno, è sempre così. I tifosi svedesi sugli spalti sono ottimi, ci aiutano in modo incredibile. E’ un grande divertimento.


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